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Lavinia, una vita da lettrice: «Anche 16 libri in un mese»

Lavinia, una vita da lettrice: «Anche 16 libri in un mese»

Una passione trasmessa dai genitori fin da quando era piccola: «E ora con BookTok mi sento parte di una comunità»

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Ferrara La giovane lettrice Lavinia, conosciuta su tiktok come “lavi.lovesbooks”, condivide le sue esperienze personali, a partire dai primi libri letti fino all’influenza di piattaforme come il BookTok. L’abbiamo intervistata.
Come è nata la tua passione per la lettura?
«La mia passione per la lettura è nata grazie a mia madre, che è sempre stata una grande lettrice. Ricordo che, quando ero piccola, mi leggeva ogni sera una storia prima di andare a dormire. Una delle mie preferite era “Ozma regina di Oz”. Era un’edizione bellissima, piena di illustrazioni, quando ho imparato a leggere da sola, trascorrevo interi pomeriggi a sfogliare quel libro. Grazie a lei ho conosciuto alcuni dei libri che tutt’oggi considero tra i miei preferiti, come Harry Potter. Mia mamma, anche se non legge tutti i giorni, quando ha del tempo libero preferisce dedicarlo alla lettura piuttosto che passarlo a guardare un film o una serie tv, in questo siamo molto simili».
Da quanto tempo leggi? Pensi che la nascita del BookTok ti abbia spronato a leggere di più? Se sì in che modo?
«Ho iniziato a leggere intorno ai sei anni e uno dei miei primi ricordi è quello di mio papà che mi porta in libreria. Il primo libro che ho letto da sola è stato “L’isola del tesoro” nella versione di Geronimo Stilton. Sono cresciuta con Harry Potter, Percy Jackson, Shadowhunters, Lupin e Sherlock Holmes. Che io ricordi, non c’è stato nessun periodo della mia vita in cui ho messo da parte questa passione. Per quanto riguarda il BookTok, sicuramente mi ha aiutata a scoprire nuovi libri e generi che probabilmente non avrei mai trovato da sola. Inoltre, è stato fondamentale per farmi sentire parte di una comunità, Nessuno dei miei amici legge molto, e per tanto tempo mi è mancato qualcuno con cui confrontarmi o discutere delle storie che stavo leggendo. Grazie al BookTok, invece, ho trovato persone disposte ad ascoltarmi e soprattutto interessate a quello che avevo da dire».
Quanti libri leggi circa in un anno?
«La quantità di libri che leggo varia tantissimo di mese in mese, mi sono capitati mesi in cui ho letto addirittura sedici libri e mesi in cui non ho letto niente. Ogni libro, a prescindere dal fatto che mi piaccia o meno, mi prende in maniera diversa, alcuni libri li finisco in due giorni altri in due settimane. L’anno scorso ad esempio ho letto 83 libri, quest’anno invece, poco più della metà, 45.
Leggere molto ti aiuta con lo studio? Hai notato cambiamenti da quando hai iniziato a leggere?
«In realtà, leggere molto non mi aiuta particolarmente con lo studio, anzi, a volte la lettura tende a distarmi. Spesso metto da parte i compiti o lo studio per dedicarmi a un capitolo in più del libro che sto leggendo. Persino in classe, quando sono troppo stanca per seguire la lezione, mi capita di distrarmi e iniziare a leggere. Per quanto riguarda eventuali cambiamenti, non saprei dire con certezza dato che i libri hanno sempre fatto parte della mia vita. Non riesco nemmeno a immaginare come sarei ora se non leggessi».
Pensi che il termine “acculturato” possa essere associato alla lettura?
«Sicuramente ci sono molti libri che ci aiutano ad ampliare la nostra cultura personale, ma questo non vuol dire che lettura e cultura vadano sempre a braccetto. Esistono infatti anche libri che sono scritti semplicemente per il piacere di essere letti, ci offrono un momento di svago e di distrazione, non sempre ci lasciano qualcosa a livello culturale. Ogni libro è diverso e secondo me non si può generalizzare dicendo lettore = acculturato».
Ritieni che la lettura sia una cosa fondamentale o solo un passatempo?
«I libri sono sempre stati una parte fondamentale della mia vita, non riesco a immaginarla senza. La lettura è sempre stato il mio rifugio, il modo in cui mi allontano dalla realtà quando ne sento il bisogno. Oltre a questo, leggere mi ha aiutata a conoscermi meglio. Spesso mi capita di ritrovarmi nelle caratteristiche o nei comportamenti di alcuni personaggi, e questo è un sacco utile perché mi permette di vedermi “dall’esterno”. Mi aiuta a riconoscere i miei pregi e i miei difetti e, allo stesso tempo, mi fa sentire meno sola».
Che consiglio daresti ai ragazzi e alle ragazze a cui non piace per niente leggere?
«Spesso quando qualcuno dice di non amare la lettura, gli unici libri che ha effettivamente letto sono quelli imposti dalla scuola. Il mio consiglio è quello di entrare in libreria e iniziare a leggere le trame dei libri finché non ne trovano una che catturi la loro attenzione. Ognuno ha gusti diversi, anche se io sono una lettrice non significa che ogni libro debba piacermi per forza. Negli anni ho imparato a conoscermi e a conoscere i miei gusti letterari, ora so quali generi leggo volentieri e quali invece leggo con più fatica. Non sto dicendo che la lettura debba piacere a tutti al 100%, ma credo che molte persone che affermano di non amare leggere non si siano mai davvero impegnati a cercare qualcosa che rispecchiasse i loro gusti». l
Beatrice Schirinzi
Sara Bonora
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