Ferrara torna ai fasti degli Este con il Carnevale
La rievocazione rinascimentale in centro storico. Il personaggio simbolo sarà Pietro Bembo
Il Carnevale Rinascimentale di Ferrara è stato concepito per trasmettere un’importante eredità culturale e storica. L’evento offre un’esperienza immersiva che celebra il Rinascimento italiano, epoca in cui Ferrara, sotto il dominio della dinastia degli Estensi, raggiunse il suo massimo splendore culturale e artistico.
Antichi fasti
Quest’anno, il Carnevale Rinascimentale si svolgerà dal 28 febbraio al 2 marzo nel centro storico di Ferrara. La manifestazione sarà caratterizzata da costumi elaborati, un’accurata rievocazione storica e performance che trasporteranno i visitatori in un’epoca lontana, rievocando la grandezza della città. Durante il Rinascimento, Ferrara era nota per la sua vivacità culturale, artistica e intellettuale, divenendo uno dei centri più prestigiosi dell’epoca. Sotto il governo della famiglia d’Este, la città attrasse musicisti, artisti e letterati, e le sue strade e palazzi furono teatro di festeggiamenti sontuosi e cerimonie grandiose. Il Carnevale permetteva alla corte di esprimere la propria ricchezza e il proprio potere attraverso banchetti, balli, spettacoli teatrali e giochi pubblici.
Rievocazione
Oggi, il Carnevale Rinascimentale di Ferrara si svolge nella Piazza del Municipio, nel Castello Estense e nei vicoli del centro storico, che diventano scenari naturali per le rievocazioni storiche, come ad esempio l’Omaggio al Duca messo in scena dalle contrade del Palio e molto apprezzato dai turisti oltre che dagli stessi ferraresi.
Questi spazi vengono trasformati in un palcoscenico in cui realtà e fantasia si mescolano, facendo rivivere l’atmosfera di festeggiamenti e sfarzi del passato. Uno degli elementi centrali della rievocazione storica è la sfilata in costume: attori e partecipanti indossano abiti ispirati alla moda rinascimentale, realizzati in velluto, seta e broccato, arricchiti da ornamenti come corone, collane e mantelli. I costumi rappresentano tutte le classi sociali dell’epoca, non solo l’aristocrazia.
Pietro Bembo
Ogni anno il Carnevale di Ferrara viene dedicato a un personaggio storico di rilievo. Quest’anno, l’evento sarà dedicato a Pietro Bembo, cardinale, scrittore, grammatico, poeta e umanista italiano. Nato a Venezia il 20 maggio 1470 in una nobile famiglia patrizia, Bembo crebbe in un contesto di grande prosperità economica e culturale. Negli anni’90 del Quattrocento, si dedicò allo studio dei manoscritti antichi e divenne un fervente sostenitore dell’uso della lingua volgare nella letteratura.
Oltre alla sua attività letteraria, Bembo ricoprì ruoli di rilievo nella Chiesa e nella corte papale. Fu cardinale e arcivescovo di Ragusa, nonché stretto collaboratore di Papa Leone X. La sua influenza si estese anche nel campo della musica e dell’arte. Tra le sue opere più celebri si annovera “Prose della volgar lingua”, in cui promuoveva l’uso del fiorentino come modello linguistico, contribuendo alla codificazione della lingua italiana moderna. Bembo si ispirava alla tradizione letteraria toscana, in particolare a Dante, Petrarca e Boccaccio, cercando di coniugare la bellezza della lingua volgare con un’eleganza formale. l
Stella Caprili
classe II B
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