Trasporto pubblico a Ferrara, per gli studenti è un calvario quotidiano
Salire è spesso un’impresa e tornare verso casa è sempre complesso per orari e coincidenze. Per non parlare dei ritardi medi giornalieri che superano i 15 minuti
Negli ultimi anni, il trasporto pubblico a Ferrara si è rivelato una vera e propria sfida per studenti e pendolari. Infatti, i ritardi medi giornalieri superano i 15 minuti, e l’affollamento raggiunge il 120% della capacità durante le ore di punta, mettendo a dura prova la gestione degli impegni. Il problema è particolarmente sentito dagli iscritti del liceo Carducci di via Canapa, che affrontano un servizio di trasporto insufficiente e inadeguato alle loro esigenze. Attualmente, soltanto due linee di autobus servono direttamente il Carducci, ma i problemi sono costanti: autobus sovraffollati, in ritardo e coincidenze che non permettono di raggiungere in tempo utile treni, corriere o altri bus per completare il tragitto verso casa.
La situazione si complica ulteriormente al termine delle lezioni, intorno alle 14.10, quando centinaia di studenti si riversano nelle fermate cercando di trovare posto sui tre bus disponibili. Un caso emblematico si verifica nel parcheggio di via Liuzzo, dove ogni giorno alle 13.10 si fermano tre corriere: due dirette all’autostazione di via del Lavoro e una che porta all’ospedale San Rocco. Questa distribuzione non soddisfa la domanda degli studenti che necessitano di raggiungere altre destinazioni cruciali, causando disagi e ritardi. Tuttavia, la situazione peggiora drasticamente alle 14.10, quando nelle medesima via arrivano solo due corriere per l’autostazione e una per la stazione ferroviaria. Oltre alla corriera 391, anche la linea 11 rappresenta un mezzo di trasporto per il Carducci, ma anche in questo caso gli orari non sono adeguati e non sono coordinati con l’inizio e la fine delle lezioni. Al mattino, la maggior parte degli studenti che utilizzano la linea 11, che arriva alle 8.12, rischiano di non riuscire nemmeno a salire a causa del forte affollamento, e se riescono a farlo, talvolta la quantità di presenti è talmente alta che risulta soffocante, a tal punto che qualche ragazzo ha accusato malori. La stessa problematica si ripete al ritorno delle 14.12.
La logistica genera notevoli disagi per coloro che necessitano di un trasporto efficiente. Il problema, tuttavia, non riguarda soltanto gli studenti del Liceo Carducci, ma si estende a tutta la città di Ferrara. I pendolari lamentano frequenti ritardi e corse annullate senza preavviso, rendendo estremamente complicata la pianificazione degli spostamenti. Le linee più critiche sono quelle che collegano il centro con le periferie e i poli industriali. Anche gli abitanti delle frazioni come Malborghetto, Pontelagoscuro, Francolino e Aguscello segnalano gravi problemi di collegamento con la città: corse poco frequenti e autobus sovraffollati, specialmente nelle ore di punta. Il rischio è che sempre più cittadini scelgano di abbandonare il trasporto pubblico a favore dell’auto, con conseguente aumento del traffico e dell’inquinamento. Un’altra possibile soluzione potrebbe essere l’uso della bicicletta, un mezzo di trasporto che i ferraresi usano molto e conoscono bene, ma purtroppo essendo il Carducci una scuola periferica, per molti studenti che abitano lontano diventa un’impresa difficile da affrontare.
Quali sono le soluzioni per il futuro? Certamente, esistono delle misure che possono essere adottate. Si pensi, ad esempio all’aumento delle corse nelle fasce orarie più critiche; il potenziamento delle linee che collegano le scuole, la stazione ferroviaria, l’autostazione e gli ospedali; la migliore pianificazione degli orari, in modo che i bus siano sincronizzati con le coincidenze di treni e corriere; l’introduzione di mezzi più capienti, soprattutto nelle tratte più affollate; maggiori investimenti nel trasporto pubblico sostenibile, con l’introduzione di autobus elettrici e il miglioramento dell’infrastruttura.
Lucia degli Uberti e Anita Marra, classe 3B liceo Carducci