Lettera alla Nuova Ferrara, il quartiere è con don Domenico Bedin
Arriva dal quartiere solidarietà a don Domenico Bedin. Il religioso ha di recente formalizzato la decisione di lasciare la parrocchia per vivere in una comunità monastica, fuori Ferrara. Rimane presidente dell'associazione Viale K
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Desideriamo esprimere il nostro sostegno e vicinanza a don Domenico Bedin di cui ammiriamo la coerenza, l'instancabile lavoro al fianco dei più deboli, lo spazio per l'accoglienza e il desiderio di alleviare le situazioni di tante persone più sfortunate di noi.
Grazie a lui il quartiere e la città hanno potuto continuare a godere della proverbiale tranquillità che li caratterizzano.
Lo ringraziamo, inoltre, per il fervore delle iniziative di qualificazione ambientale e culturale di cui si è fatto promotore frequentate anche da noi, non tutti religiosi, ma volentieri partecipi a bellissimi momenti di aggregazione fra persone di provenienze diverse, situazioni che ci hanno arricchito moltissimo culturalmente e affettivamente.
Riteniamo importantissima l'opera compiuta in questi anni, fatta di piccole e grandi idee messe in atto con grande fatica e mezzi scarsissimi, ma sostenuta da una fede invidiabile e robusta, in Dio e negli uomini. Le comunità e le case di accoglienza, la mensa per le persone bisognose, il dormitorio di via Modena, perfino la raccolta e il riciclo dei tappi di plastica... Queste e tante altre attività nate negli ultimi anni sono state un esempio ed un messaggio chiaro per la città tutta, un richiamo per tutti noi. Grazie a don Domenico che ha cambiato il nostro sguardo nei confronti di coloro che sono ai margini, coloro che preferiremmo non vedere...
Grazie perché ci ha permesso di guardare aldilà delle apparenze e meglio dentro di noi. Ci riteniamo fortunati ad aver trascorso una parte della nostra vita accanto a lui, gli auguriamo di trovare la sua serenità. Con affetto ed immutata stima.
Di Daniela, Massimo e Matteo Buzzoni Ilaria, Marco e Caterina Ferraresi Rita, Antonio e Marina Servidei Matilde, Stefano e Elena Zanarotti Silvia Borsetti Marta Balboni Luisa Lampronti Andrea, Pietro e Francesco Casari Fam. Poluzzi Anna Bellini Gloria e Giacomo Vaccari Maria Grazia, Rolando e Lorenzo Fabbri
Grazie a lui il quartiere e la città hanno potuto continuare a godere della proverbiale tranquillità che li caratterizzano.
Lo ringraziamo, inoltre, per il fervore delle iniziative di qualificazione ambientale e culturale di cui si è fatto promotore frequentate anche da noi, non tutti religiosi, ma volentieri partecipi a bellissimi momenti di aggregazione fra persone di provenienze diverse, situazioni che ci hanno arricchito moltissimo culturalmente e affettivamente.
Riteniamo importantissima l'opera compiuta in questi anni, fatta di piccole e grandi idee messe in atto con grande fatica e mezzi scarsissimi, ma sostenuta da una fede invidiabile e robusta, in Dio e negli uomini. Le comunità e le case di accoglienza, la mensa per le persone bisognose, il dormitorio di via Modena, perfino la raccolta e il riciclo dei tappi di plastica... Queste e tante altre attività nate negli ultimi anni sono state un esempio ed un messaggio chiaro per la città tutta, un richiamo per tutti noi. Grazie a don Domenico che ha cambiato il nostro sguardo nei confronti di coloro che sono ai margini, coloro che preferiremmo non vedere...
Grazie perché ci ha permesso di guardare aldilà delle apparenze e meglio dentro di noi. Ci riteniamo fortunati ad aver trascorso una parte della nostra vita accanto a lui, gli auguriamo di trovare la sua serenità. Con affetto ed immutata stima.
Di Daniela, Massimo e Matteo Buzzoni Ilaria, Marco e Caterina Ferraresi Rita, Antonio e Marina Servidei Matilde, Stefano e Elena Zanarotti Silvia Borsetti Marta Balboni Luisa Lampronti Andrea, Pietro e Francesco Casari Fam. Poluzzi Anna Bellini Gloria e Giacomo Vaccari Maria Grazia, Rolando e Lorenzo Fabbri