La Nuova Ferrara

Il canovaccio delle regole elettorali per i Comuni sono più o meno le stesse da anni, ma l’altro giorno, alla riunione in Prefettura per la condivisione dei percorsi tra tutte le liste del territorio, c’è stata forse per la prima volta un po’ di discussione. Al centro dell’attenzione di alcune liste gli spazi elettorali nelle piazze, anche alla luce delle condizioni particolari con le quali il capoluogo affronta questa tornata elettorale “avanzata”. Non sono infatti disponibili per questa tornata piazza Municipale, monopolizzata dal Palio, e piazza Trento Trieste, che è ancora un cantiere, sia pure quasi completamente aperto ai pedoni. Mario Zamorani si è lamentato della ristrettezza degli spazi riservati alla propaganda nelle piazza residue, cioè Savonarola, Repubblica, Castello, «mi chiedo perché non posso mettere un tavolino sul selciato della nuova Trento Trieste. Anticipo che chiederò di poter utizzare in questo senso anche piazza Duomo». Su questa falsariga si sono espressi in parecchi, da Rendine a Prc, che ha sottolineato in particolare come gli spazi liberi siano importanti per chi ha pochi soldi da spendere. «Noi avremo un budget molto ridotto per la propaganda, 4.500 euro in tutto - svela il candidato sindaco di Valori di sinistra, Giuseppe Fornaro, che peraltro non era presente personalmente alla riunione - Ci sono candidati che li spendono in pochi giorni, questi soldi». Zamorani si è infuriato per l’assenza dell’assessore comunale, «a queste riunioni deve venire un referente politico». Nulla di fatto, per il momento.

Qualche discussione anche per la pubblicità mobile, sui camion “vela”, bus e taxi: cosa succede se questi ultimi restano parcheggiati a lungo? Anche qui si vedrà se capita il caso specifico.