La Nuova Ferrara

COMACCHIO. Ospedali di comunità in tutti gli attuali presidi sanitari della provincia, ad eccezione di Cona e Delta? «Un semplice errore di editing grafico, non la volontà di trasformare gli altri ospedali. Come candidato sindaco di Ferrara non sembra il caso d’intervenire sulla programmazione sanitaria dell’intero territorio». Ilaria Morghen, mentre si sta ancora scatenando la bufera suscitata dall’inserimento di quelle tre righe nel suo programma di mandato, poi cancellate nella sola versione web, non cambia versione. Un errore materiale, insomma, «abbiamo raccolto ed elaborato tantissimo materiale in poco tempo, così ci è scappato un palese errore materiale (non è citato Copparo, ndr). Finché non sarà chiaro come la Regione, e in definitiva il Pd, intende riorganizzare le compentenze sanitarie di un territorio, dopo la riduzione di peso delle Province, non potremo esprimerci se non sulla sanità del capoluogo. Dico quindi - continua la candidata M5S di Ferrara - che l’ex Sant’Anna può essere una sede ideale per un ospedale di comunità, che peraltro noi immaginiamo differente rispetto a quello progettato dal Pd. Non solo residenze assistite, quindi, ma strutture in grado di fornire assistenza a tutto tondo, di Medicina generale come Orl o trattamenti antalgici, e pure dotate di un punto di primo soccorso per i casi meno complessi. Il punto fondamentale è che si possa organizzare una rete di presidi sul territorio, per evitare che tutto finisce negli imbuti di Cona e Delta». Resta il “refuso” nel programma consegnato in forma cartacea all’amministrazione comunale di Ferrara.