La Nuova Ferrara

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Il sindacato in campo anche su straordinari e liste d’attesa

«Dopo le regionali la grande Asl con Bologna»

L’Anaao: presto il nuovo scenario mentre continuano ad essere tagliati i posti letto

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Il 25 maggio andranno in archivio le elezioni amministrative ed europee; subito dopo partiti, movimenti e aspiranti candidati inizieranno a pensare alla prossima scadenza, quella delle regionali, in programma nel 2015. E per la sanità ferrarese, già provata da due anni di diete e tagli, si aprirà un altro scenario. In Romagna, spiega il neo-segretario dell’Anaao S. Anna, Lucio Trevisani, è stata istituita un’azienda sanitaria unica, la quinta italiana dopo quelle di Milano, delle Marche, di Bari e di Palermo.

«Quale sarà il secondo passo? La creazione di un’azienda unica dell’Emilia Centrale - è l’ipotesi prospettata da Trevisani e dall’ex segretario del sindacato, Pierluigi Api - una struttura che vedrà accorpate le Asl di Bologna, Imola e Ferrara». E il S. Anna? «La normativa nazionale prevede che le aziende ospedaliero-universitarie e gli istituti a carattere scientifico rimangano autonomi e separati dalle Asl - precisa Api - perciò l’azienda S. Anna rimarrà autonoma e indipendente dall’Asl, un po’ sull’esempio di quanto avvenuto nelle Marche, dove è già operativa un’unica azienda sanitaria territoriale a fianco delle due aziende ospedaliero-universitarie e dell’istituto a carattere scientifico».

Il nuovo assetto potrebbe andare a regime «entro il 2016», aggiunge Api, che dopo due mandati, come prevede il nuovo statuto, ha lasciato l’incarico di vertice nel sindacato per assumere quello di tesoriere. «Nel consiglio da poco rinnovato - osserva - hanno trovato spazio professionisti provenienti da diverse unità operative e dalla dirigenza sanitaria. Abbiamo previsto anche una quota di genere».

L’Anaao proseguirà il braccio di ferro legale con la direzione del S. Anna sulle ore di straordinario effettuate dai medici. «A novembre è fissata l’udienza d’appello a Bologna, poi si andrà in Cassazione in un contesto nel quale l’Italia è stata deferita alla Corte europea di Giustizia per non aver applicato le norme sull’orario lavorativo medio settimanale e sul diritto a periodi minini di riposo», annuncia Trevisani. «Se dovessimo vincere chiederemo il pagamento di tutte le ore che ci spettano, nel 2011 al S. Anna sono state più di 71mila - è il calcolo di Api - Inoltre chiederemo all’azienda di assumere nuovo personale per ridurre i carichi di lavoro».

Ma il tema ‘caldo’ oggi è quello delle liste d’attesa e delle chiusure stagionali. «Manteniamo tutte le nostre perplessità sulla riduzione estiva dei posti letto - commenta Trevisani - quest’anno al S. Anna saranno 77 in meno, l’anno scorso furono 48, l’Asl ne chiuderà altri 55 e tutto questo mentre dal 2011 al 2013 sono andati persi in provincia, e definitivamente, altri 300 posti».

I problemi, prevedono Trevisani e Api, «si scaricheranno in particolare sulle Medicine, già a corto di spazio. Da nostri iscritti e anche da unità operative sono partite lettere dirette alla direzione del S. Anna che sottolineano questo rischio». «Intanto si apre l’ultima settimana di campagna elettorale - conclude Trevisani - E allora chiediamo: cosa pensano i candidati della prospettiva della grande Asl, e soprattutto cosa intendono fare per ridurre le liste d’attesa?». (gi.ca.)