Il Geocatching: nuova moda per il turismo
Anche Ferrara e i ferraresi hanno scoperto questo gioco, vera e propria caccia al tesoro armati di gps e cellulare
La primavera è da sempre simbolo di rinascita, dell’opportunità di aprirsi, uscire allo scoperto, e di ricominciare a godersi la vita ed i suoi spazi, grazie al ritorno della bella stagione. E con questo anche la voglia di avventure: non è forse questa ciò ogni giovane cerca quando può uscire all'aria aperta? E quale occasione migliore in concomitanza di giorni festivi o nei fine settimana, evitando di andare ad incolonnarci tutti sulla Superstrada in direzione mare (e ritorno).
Da scrittrice di libri di avventura (quale storia non ne racconta una?) e viaggiatrice che abita da sempre nella piccola,tranquilla, realtà ferrarese, tendo a non aspettarmi più molte avventure da una città che conosco come le mie tasche, e forse neanche voi.
Ebbene, ci sbagliamo. Quando si passa davanti ad una cosa quotidianamente, quando la si guarda troppe volte, non la si vede più. Sarà anche banale ma è vero. E non sarebbe invece bello ricominciare a vedere la nostra città, che spesso ci sembra vuota e grigia, con gli occhi entusiasti del turista, con quelli meravigliati del bambino, che sperimenta la vita, le azioni quotidiane più banali per la prima volta?
Nei giorni scorsi, in piazza, davanti alla meravigliosa cattedrale, mi sono imbattuta in una famiglia di messicani in vacanza. Li ho approcciati e ci siamo messi a chiacchierare ed abbiamo cominciato a scambiarci una serie di reciproci complimenti sulle rispettive località. «Voi avete i monumenti più belli», «Voi il paese più accogliente», «Voi gli abitanti più gentili», e via dicendo. Forse abbiamo bisogno di turisti e di bambini per ricordarci la bellezza che ci appartiene e, magari, i più giovani tra voi che sono appassionati di cinema come me avranno sentito parlare degli “Easter Eggs” (letteralmente “Uova di Pasqua” in inglese), ossia le sorprese nascoste che si trovano nei prodotti informatici o mediatici (dvd, videogames, siti web ecc.).
Se poi avete visto film come “L’Isola del Tesoro”, “Jumanji” o classici che vanno da “I Goonies” a “I Pirati dei Caraibi”, o se come tutti i bambini avete giocato alla Caccia al tesoro, l’opportunità di tramutarvi nei protagonisti avventurieri e scoprire tesori di fianco a casa vi alletterà di certo. Allora armatevi di cellulare o gps e cominciamo.
Sì, avete letto bene: gps. Un’amica insegnante una volta mi ha raccontato che quando ha chiesto ai suoi alunni di mimare l’atto del gioco, loro, invece di fare girotondi e battimani, hanno finto di impugnare una consolle. Ma siamo proprio sicuri che la tecnologia uccida il gioco creativo e collettivo e che i social network sostituiscano le interazioni sociali?
È iniziata da qualche tempo una nuova trasmissione su Sky Uno, intitolata: “Destinazione Sconosciuta”, i cui concorrenti sono impegnati in vere e proprie cacce al tesoro (e contro il tempo) nelle più belle località d’Italia. Ma noi possiamo non limitarci a passare le giornate di festa e, soprattutto, quelle con un clima ideale quali quelle della primavera, davanti ad uno schermo.
Ed ecco il Geocatching (vedere il sito www.geocatching.com) è una vera e propria caccia al tesoro, giocabile da tutti in tutto il mondo. Esistono più di due milioni di “tesori” (geocaches) da scoprire, nascosti in 184 Paesi. Potrete quindi giocarci quando siete in viaggio con gli amici, in gita (perché no, scolastica), o a spasso per la vostra città con la famiglia. Basterà infatti farsi un account gratuito sul sito, scaricarsi l’app, scegliere una geocache, trovarla, caricare il vostro ritrovamento online e rimetterlo al suo posto. Geocatching è in effetti anche un modo divertente per scoprire informazioni storico-artistiche sul luogo in questione.
Insieme agli indizi su come e dove trovare i “tesori” (sarà segnalata la difficoltà fisica, l’agibilità per disabili, persino il grado di imbarazzo nel quale vi metterete in pubblico compiendo la vostra ricerca), infatti, troverete una vera e propria mini guida alle bellezze dei dintorni, ai luoghi di interesse ed alle attività turistico-ricreative praticabili.
Troverete però prima di tutto una lista di firme dei precedenti esploratori, a cui aggiungere la vostra e, magari, una scatola contenente alcuni oggetti utili in loco, i quali ovviamente ogni esploratore degno di questo nome, dotato dell’etica professionale che gli compete, lascia a disposizione del prossimo.
Esistono una ventina di tipologie diverse digeocaches, ed iscrivendosi alla community è anche possibile “nascondere un nuovo forziere del tesoro”, oltre a commentare, incrementare le informazioni, postare foto dei vostri ritrovamenti e molto altro.
A questo gioco partecipano in giro per il mondo anche diversi giovani ferraresi, come quello che vediamo in foto che mostra le istruzioni nel nostro centro storico. E sul sito dedicato a questo speciale gioco fra arte, natura e storia si trovano tutti i riferimenti per entrare nel grande mondo del Geocatching, partendo dalla nostra città in giro per il mondo, magari per chiudere la ricerca proprio all’ombra del Savonarola o davanti al Castello.
Insomma, io ho trovato la giusta ispirazione per il mio prossimo romanzo di avventura, e voi, avete trovato la vostra benda da pirata e le giuste coordinate?
Ghila Pancera
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