Don Mazzi benedice la Casa di Carlotta
Salvatonica, giovedì il sacerdote inaugurerà la sede dell’associazione In serata parteciperà a una tavola rotonda al centro Maria Regina della Pace
SALVATONICA. Insieme, "Apriamo strade impossibili". E' questo il messaggio di speranza, diventato lo slogan dal quale ha mosso i suoi primi passi la rete di comunità Exodus. Presente anche a Bondeno, nella frazione di Salvatonica; la quale riceverà la visita del suo padre fondatore, don Antonio Mazzi, nella giornata di giovedì. Mazzi visiterà la Casa di Carlotta, nella sua nuova sede, dove vengono aiutate famiglie in difficoltà e tante persone, che ritrovano qui una dimensione per poter ricominciare. Proprio la nuova casa, situata nelle ex scuole, verrà simbolicamente inaugurata alle 16,30, prima che don Mazzi celebri una messa congiunta per gli abitanti del paese, alle 17, assieme al parroco don Giorgio Lazzarato che regge anche le parrocchie di San Biagio e Settepolesini. Alle ore 21, don Antonio Mazzi sarà, quindi, al centro Maria Regina della Pace, per una tavola rotonda dal titolo: «Apriamo strade impossibili», alla quale parteciperanno diverse autorità locali, tra cui l'assessore alla Cultura Francesca Poltronieri, Franco Taverna, Paola Giacometti, ed il comandante della stazione matildea dei carabinieri, Abramo Longo. Don Antonio Mazzi nato a Verona, 84 anni, è impegnato in attività per il recupero di tossicodipendenti. A partire dal 1970 ha proseguito i suoi studi all'estero (Stati Uniti, Germania, Olanda, Francia, Svizzera) compiendo degli stages in centri di riabilitazione per tossicodipendenti. Nel 1980 fonda la Comunità Exodus per il recupero di ragazzi tossicodipendenti. Pubblica l'Agenda Tremenda, un diario scolastico, che ora si chiama Tremenda voglia di vivere. Dagli anni novanta comincia a partecipare come ospite ad alcuni programmi televisivi italiani, in particolar modo Domenica In. Ha ricevuto tre lauree honoris causa in pedagogia.(mi.pe.)