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Annalisa, un dolore inconsolabile

Annalisa, un dolore inconsolabile

Ieri il triste rito del riconoscimento della salma, attesa per i funerali. Quattro incidenti-fotocopia negli ultimi due mesi

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Dopo l’incredulità e l’immenso dolore per la perdita di una figlia nel fiore della giovinezza, ieri per i familiari di Annalisa Ragazzi è stata la giornata straziante del riconoscimento della salma all’istituto di Medicina Legale, dove il corpo della sfortunata giovane è stato portato in attesa degli accertamenti medico-legali. Per il momento dunque non è stato ancora possibile fissare la data per i funerali, solo dopo il nulla osta da parte della magistratura sarà stabilito il giorno per l’ultimo saluto ad Annalisa. Avrebbe compiuto 23 anni tra poche settimane, il 14 giugno, e il suo era un futuro pieno di progetti. Le acque del canale tra Reno Centese e Finale Emilia in cui è sprofondata la sua Punto, hanno restituito le copie del curriculum che Annalisa portava con sè. Stava lavorando come cuoca allo Spirito di Vigarano Mainarda, ma non per questo aveva smesso di cercare un’occupazione che potesse soddisfare le sue aspirazioni. Annalisa aveva appena salutato il fidanzato, a Finale Emilia, e stava appunto andando a lavorare quando è avvenuta la tragedia che le è costata la vita. A piangerla, nella casa di via Capodistria a Ferrara, sono rimasti i genitori e la sorella.

La tragedia di Annalisa è solo l’ultima di una serie impressionante di incidenti mortali, con dinamiche simili, avvenuti negli ultimi due mesi nel Ferrarese e che ancora una volta riportano all’attenzione pubblica il tema della sicurezza delle strade. Risale al 18 marzo la strage di Massenzatica, quando 4 giovani (Matteo Carli di 29 anni, Stefano Bertaglia, 30, Liliana Dragnescu, 31, e Nicoletta Carunto, 20) persero la vita volando già da un ponte. Stessa sorte per Alessandro Pasotti, 36 anni, di Castel San Pietro, rimasto vittima di una caduta fatale con il suo furgone in un canale di Settepolesini. Altro incidente mortale il 7 aprile: a perdere la vita Adrian Marius Gogorici, 25 anni, annegato nel suo furgone finito in un canale a Portoverrara. Lunedì un’alta giovane vita perduta, un futuro cancellato.