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Cinque candidati “avversari” parlano d’Europa

Cinque candidati “avversari” parlano d’Europa

CENTO. “Europa da promuovere o da bocciare?” A pochi giorni dal voto l'associazione culturale Olindo Malagodi ha chiamato a raccolta 5 candidati di vari schieramenti per discutere sul tema “Quale...

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CENTO. “Europa da promuovere o da bocciare?” A pochi giorni dal voto l'associazione culturale Olindo Malagodi ha chiamato a raccolta 5 candidati di vari schieramenti per discutere sul tema “Quale Europa e per chi?”. Nella gremita sala polivalente della Fondazione don Zanandrea di Cento è quindi emerso un interessante dibattito sui punti critici ma anche sulle opportunità che si potranno ottenere da Bruxelles. A moderare l’incontro il giornalista Alberto Lazzarini, che ha chiesto ai candidati Salvatore Caronna (Pd), Francesca Rescigno (Fi), Emanuele Cestari (Lega), Alberto Balboni (FdI) e Alessandro Rondoni (Ncd) se sia il caso di rimanere in Europa oppure no. Ne è emerso un quadro variegato, anche se quasi tutti i politici sono stati concordi nell’affermare che qualcosa vada cambiato. Secondo Caronna l’Europa «è uno dei più bei progetti dal Dopoguerra ad oggi, ciononostante bisogna cambiare l’impostazione dell’economia». Più pessimista il bondenese Cestari: «Questa è un’Europa per le banche. Così come è costituita ha messo in ginocchio le economie dell’Europa del sud». Critico anche Balboni: «L'Unione così com'è a me non piace». Più possibilista Rondoni che vede invece molte opportunità: «Ci sono molti fondi europei da andare a prendere però dobbiamo partire col fare le riforme come ha fatto prima di noi la Germania». Secondo la Rescigno, invece, questa sarà un'opportunità per mandare gente preparata al Parlamento europeo.

Nicola Vallese