«Sulla Tasi la Uil ha sbagliato i conti»
La replica: «A Ferrara si paga di meno non di più. Non hanno calcolato le due detrazioni, non si può essere così superficiali»
«Ci siamo fatti un culo così, vi prego di scriverlo testualmente, per fare pagare di meno la Tasi e a cinque giorni dal voto salta su uno e dice che a Ferrara si pagheranno 60 euro in più. Questa superficialità da parte dell’ufficio studi di un grande sindacato come la Uil è intollerabile e ingiustificabile. Se non arriva subito una smentita io li querelo e il risarcimento lo destinerò a ulteriori diminuzioni della Tasi». Luigi Marattin, assessore al bilancio del Comune di Ferrara, è arrabbiato e disgustato da quanto ha affermato il Servizio politiche territoriali della Uil nazionale; secondo lo studio che è stato riportato ieri dalla Nuova e da tutti i giornali nazionali, che è finito sui quotidiani online e sui social network, a Ferrara quest’anno ogni famiglia pagherà mediamente 308 euro di Tasi sulla prima casa, vale a dire 60 euro in più rispetto all’Imu del 2012.
Ieri mattina Marattin ha convocato una conferenza stampa insieme al dirigente del settore Finanze e tributi Piera Pellegrini e al capo ufficio Enrico Scalambra per dimostrare che lo studio della Uil contiene errori madornali.
La Uil - spiega Marattin - per calcolare l’Imu 2012 pagata dalle famiglie ha preso i dati del ministero: incasso totale prima casa (14 milioni e spiccioli) diviso per numero dei contribuenti (56.576): risultato 248. Marattin: «Per la precisione fa 247,52 ma gli perdoniamo l’errore di 48 centesimi. Per calcolare la Tasi 2014 avrebbero dovuto procedere alla stesso modo: importo messo a bilancio diviso contribuenti». Poichè Ferrara ha messo a bilancio sempre 14 milioni il risultato sarebbe stato identico.
Invece lo studioso della Uil ha preso la media delle rendite catastali degli immobili di classe e ha moltiplicato per 3,3 per mille (l’aliquota decisa dal Comune): il risultato è 17 milioni e 425 mila euro. Poi senza considerare le due detrazioni applicate dal Comune ha diviso il tutto per il numero dei contribuenti (56.576) e ha ottenuto 308 euro a famiglia.
Marattin poteva fermarsi qui, limitarsi a rilevare che la delibera del Comune parla di un gettito di 14 milioni e non di 17,4 milioni per far risaltare l’incongruenza del calcolo Uil. Ma era troppo poco per una vendetta. Marattin ha così smesso le vesti di assessore per indossare quelle di professore di economia e ha sviluppato un ragionamento per assurdo.
Premessa: quando c’era l’Imu per ogni figlio a carico si detraevano 50 euro, la legge che ha introdotto la Tasi vieta questa detrazione per chi ha uno o due figli (è possibile dal terzo figlio in su, cosa che Ferrara ha fatto). «Se la Uil avesse ragione - ha sentenziato Marattin davanti alle slide - tutto il di più della Tasi, cioè 3,421 milioni di euro, dovrebbero pagarlo le famiglie che hanno uno o due figli a carico». Marattin ha fatto il conto: ha diviso 3.421.417 euro per 50 (la vecchia detrazione per ogni figlio) e ha ottenuto 68.428. «Se avesse ragione la Uil, quindi a Ferrara avremmo la bellezza di 68.428 figli nelle sole famiglie con uno o due figli. Il dato dell’anagrafe dice che i figli totali sono 21.528». Come volevasi dimostrare «il calcolo della Uil non sta in piedi».