Arriva la “balneazione sconsigliata”
Il sindaco Fabbri si adegua a quanto indicato da Regione e Unione Europea adottando rigide misure di prevenzione
di Annarita Bova
PORTO GARIBALDI
Occhi puntati, soprattutto dopo un temporale, all’esterno dei moli del Portocanale, tanto dalla parte di Porto Garibaldi che di Lido Estensi, così come alla foce del Logonovo. Se compare il cartello “balneazione sconsigliata” conviene non entrare in acqua e ai gestori degli stabilimenti interessati non resterà che incrociare le dita. Il sindaco di Comacchio Marco Fabbri non ha potuto far altro che recepire quanto indicato dalla Regione Emilia Romagna la quale, a sua volta, ha dovuto uniformarsi alle direttive europee. Le leggi sono tante e come sempre complesse. Semplificando quanto più possibile, mentre fino ad oggi (ed è poi quello che è successo lo scorso anno) la balneazione veniva vietata ad inquinamento accertato, da quest’anno bisognerà muoversi in maniera “preventiva”. In che modo? Le indicazioni nell’ordinanza n.15 dell’8 maggio scorso. “Il Comune di Comacchio - si legge nel documento - è stazione turistica di primaria importanza e pertanto si rende necessaria l’adozione di ogni tutela per la salute pubblica, anche attraverso opportune misure di prevenzione”. Ecco dunque che “è opportuno adottare le adeguate misure di gestione per impedire l’esposizione ai bagnanti di possibili inquinamenti di breve durata che si potrebbero verificare”. La macchina entrerà quindi in funzione al verificarsi contemporaneo delle seguenti circostanze: precipitazioni superiori a 20 mm/ora misurata in almeno due dei tre pluviometri internni del territorio comunale; conducibilità sul tratto terminale dle canale navigabile inferiore a 20.000 micro-siemens/cm (corrispondenti a circa 12 g/L di salinità); assenza di marea (così detto “morto d’acqua”) nei periodi della stagione balneare. In questi casi scatta l’obbligo per la polizia municipale, anche con la collaborazione delle cooperative di bagnini e degli stabilimenti coinvolti, procedere nei tratti interessati alla apposizione e alla successiva rimozione dopo 18 ore dal rientro di almeno uno dei tre parametri indicati, dei cartelli di avviso di “balneazione sconsigliata”. Naturalmente i Bagni deovno darne immediata comunicazione al pubblico. Nel frattempo gli anti preposti faranno tutte le analisi del caso e in base alla gravità della situazione si deciderà cosa fare. Il perché sono state indicate le zone in questione è abbastanza ovvio: per la salvaguardia del territorio, a fronte di eventi meteorici significativi, vengono allontanate a mare le acque eccedenti a mezzo di sollevamento meccanico. Lungo la rete fognaria sono presenti sfioratori di piena, che in occasione di piogge provvedono a scaricare i reflui direttamente lungo il portocanale di Porto Garibaldi, unico punto di immissione in mare.