Calò, mister preferenze accetta di fare il presidente
Rinuncia, almeno per ora, a dare battaglia per entrare nella nuova giunta «Sono sempre stato un uomo di squadra e ho grande stima di Tagliani»
«Lei mi chiede che cosa farà Calò da grande? Vedremo, ma voglio continuare ad essere un punto di riferimento del territorio rimanendo a disposizione del cittadino senza avanzare grandi pretese». A pochi giorni dallo spoglio delle schede Girolamo Calò, l'uomo dei record, primo degli eletti in consiglio comunale, fa il punto con la Nuova anche sulle sue personali prospettive.
Come legge l’attuale situazione?
«Sono pochi ancora quelli che comprendono la situazione attuale: non ci sono più le circoscrizioni, le province sono di fatto azzerate e il consiglio comunale da 40 consiglieri si ridurrà a 32. Si perdono dei pezzi di raccordo e di comunicazione fra i cittadini e il governo locale, ma proprio per questo bisogna utilizzare tutte le formule per rimanere vicini ai cittadini e ai loro stessi problemi. Con questo record di 809 preferenze, mi sento ancor di più di dire che sono il punto di riferimento del cittadino, delle associazioni che operano sul territorio e di tutti quelli che avranno bisogno».
Da dove piovono tutte queste preferenze?
«Se sono arrivato a questi atti di stima attraverso i voti di preferenza vuol dire che qualcosa di buono l'ho fatto».
Si fa il suo nome come presidente del consiglio comunale, mentre lei forse avrebbe gradito un impegno diretto nella giunta.
«Io sono sempre stato un uomo di squadra, ho un buonissimo rapporto con il sindaco, persona che stimo, e mi rimetto a quelle che sono le sue decisioni.
Questo vuol dire che ha accettato di fare il presidente del consiglio comunale.
«Sì, ormai la possiamo considerare una cosa ufficiale. Ho accettato la proposta del sindaco. Io penso che in questo momento, avere una squadra unita e coesa per raggiungere gli obiettivi, sia importante e lavoro per questo. Una squadra che certamente sarà rinnovata, si vedano i nomi negli elenchi in consiglio comunale, con poche riconferme da parte di ogni schieramento politico».
Di fronte a queste sfide lei come si pone?
«Dobbiamo portare avanti il progetto del sindaco per la città: ci rimboccheremo le maniche proprio come abbiamo fatto fino a ieri ricominciando a lavorare per la città, per i cittadini e per il territorio. Questa è la mia idea, perché il peso di tutte quelle preferenze lo sento tutto. Vuol dire che cittadini e associazioni stesse hanno investito sulla persona e sarà la persona stessa che dovrà lavorare e dare le giuste risposte, insieme alla nuova squadra comunale, per fare il bene della città».
Federica Achilli