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È nato heralab per promuovere la sostenibilità

Hera, un ‘laboratorio’ di big

Hera, un ‘laboratorio’ di big

Manager, insegnanti, associazioni fanno da suggeritori all’azienda

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La strategia di ascolto di Hera è già stata avviata, ben prima della presentazione del nuovo progetto geotermia. Lo strumento si chiama Heralab, definito dalla multiutility «organo di consultazione locale» che ha tenuto due giorni fa la prima riunione a livello territoriale per discutere di «sviluppo del teleriscaldamento, acqua pubblica e tariffe, impianto di termovalorizzazione, raccolta differenziata, politiche del credito per i clienti in difficoltà». Sono 12 i componenti del Lab, nominati dal Consiglio d’amministrazione di Hera il 20 marzo scorso, in rappresentanza di diverse categorie d’interesse locali. Si tratta di Mario Sunseri (consulente ambientale), Alberto Poggi (insegnante e ambientalista) e Simonetta Bidese (presidente del Rab) per il settore ambiente e generazioni future; Brunella Bianchi (insegnante), Luca Marchetti (presidente nazionale della Lega Disabili) e Gianni Buzzoni (ex dirigente coop) per le comunità locali; Roberto Zapparoli (Federconsumatori) e Giampaolo Lambertini (Cna) per i clienti; Roberto Cassoli (consigliere Asp) e Roberta Ziosi (Fondazione Teatro comunale) per la pubblica amministrazione; e Claudio Mingozzi (Basell) e Chiara Bertelli (Legacoop) per i fornitori. La nomina ha durata di tre anni, con riunioni tra 4 e 6 volte l’anno, il gettone di presenza di 100 euro costituiranno un fondo «che potrà essere destinato» a iniziative di sostenibilità .

Heralab avrà il compito di formulare proposte d’intervento «per promuovere e migliorare la sostenibilità dei servizi forniti ha Hera», che dovranno essere approvate dall’azienda, rappresentata peraltro dal suo area manager. «Heralab è una sfida significativa per noi, un processo di ascolto e dialogo tra azienda e comunità servite» ha detto l’ad Stefano Venier.