«Il Comune tassi meno le imprese»
Comacchio, l’appello della Confesercenti sulla Tares: le attività pagano troppo, occorre trovare delle soluzioni
COMACCHIO. «Chiediamo di essere ascoltati e di prendere in considerazione la nostra proposta, per il bene delle aziende e del territorio». È preoccupato il presidente della Confesercenti del Delta Roberto Bellotti. «Il problema ha un nome ben preciso, Tares (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) ed è destinato a colpire diverse aziende del territorio». I rifiuti e il loro smaltimento evidentemente costano e non poco. «Solo per fare un esempio, un ristorante paga circa 4.500 euro l’anno, uno stabilimento lavorando mezza stagione arriva a 2.500, 3.000 euro in base naturalmente alle dimensioni». Ecco quindi che «durante l’ultimo incontro del Tavolo sul Turismo, abbiamo chiesto al sindaco Marco Fabbri e all’assessore Sergio Provasi di rivedere la tariffa - aggiunge Bellotti - ma ancoranessuna porta si è aperta». Quale la proposta? «Cercherò di semplificare il più possibile - va avanti il presidente - Poniamo che il costo complessivo sia 100. Al momento 70 viene pagato dai privati e 30 dalle aziende. La nostra proposta è quella di portare a 72 il costo per i cittadini e a 28 quello a carico degli imprenditori». Un aggravio in più per le famiglie, dunque? «No, non esattamente. Le percentuali sono tali che i privati si troverebbero a pagare davvero solo qualche euro in più in un anno, roba da poco, mentre per le aziende “lo sconto” sarebbe notevole”, parliamo di diverse centinaia di euro. Potrebbe essere un segnale importante». «Il sindaco - prosegue Bellotti - non ha però lascito molto margine in quell’occasione. Ha detto di inviare proposta scritta e così abbiamo fatto ma nessuno ha ancora risposto e a questo punto non penso le cose cambieranno».
Altro punto di rottura la stuazione dei Lidi Volano e Spina dove inizierà a breve la raccolta porta porta per gli stabilimenti (si inizia da queste località per la lontanza dei Bagni dal centro abitato). «I gestori dovranno differenziare tutto e posizionare ben 17 cassonetti per la raccolta. Per questo tipo di operazione si applicherà ancora la tariffa e non la tassa portando quindi vantaggi per tutti». «Abbiamo quindi chiesto di “alleggerire” almeno loro, vista anche la sperimentazione ma in questo caso il no è stato netto, nessuna possibilità di confronto». Insomma, «le piccole imprese non ce la fanno, le tasse le stanno uccidendo ma niente sembra muoversi».