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i vicentini si alleano con la viennese raiffeisen

Volata a due per Marostica, Carife alla finestra

Volata a due per Marostica, Carife alla finestra

Popvicenza contro Volksbank: se perde dovrà pensare anche al mercato domestico

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Domani si aprono a Bassano le buste delle offerte vincolanti per Banca Popolare di Marostica e si saprà, quindi, se la Popolare di Vicenza sarà riuscita a raggiungere il secondo degli obiettivi previsti dal suo piano di espansione. Il primo, come noto, era Etruria ed è saltato, il terzo è Cassa di Risparmio di Ferrara. La vicenda Marostica viene seguita anche in città perché, pur essendo le trattative formalmente separate, è chiaro che le risorse finanziarie arrivano dalla stessa fonte, cioè gli aumenti di capitale lanciati a più riprese da Bpvi, e il numero degli sportelli da acquistare per raggiungere l’agognata “quota mille” dipende appunto da una sommatoria di trattative. In concorrenza con la Popolare di Vicenza si è schierata la bolzanina Volksbank, che ha pure presentato un’offerta per Marostica, ed è un’insidia forte per la banca di Gianni Zonin: un cuneo altoatesino di una quarantina di sportelli proprio nel giardino di casa potrebbe anche consigliare Bpvi ad una concentrazione di sforzi più sul mercato domestico.

Intanto gli azionisti di Banca Etruria scontano il rifiuto dell’offerta vicentina, che si assestava ad 1 euro per azione. Il titolo in Borsa è scivolato vicino a quota 70 cent, salvo rimbalzare proprio ieri del 6,1%. La banca aretina deve trovare un partner perché gli indici patrimoniali sono troppo bassi per garantirgli un futuro, e i possibili partner sono in fondo gli stessi ai quali potrebbe rivolgersi la Fondazione Carife alla ricerca di un’alternativa rispetto a Vicenza: Bper, per iniziare, e sullo sfondo Intesa.

Popvicenza continua intanto a mostrare i muscoli: ieri ha firmato un accordo di sostegno all’internazionalizzazione delle piccole imprese, con Raiffeisenbank di Vienna, che è presente con 3.000 filiali in 15 paesi del’est Europa.