La Nuova Ferrara

La fusione e pure il trasloco. Per Unindustria Ferrara i prossimi saranno mesi di grande impegno, a partire da martedì 21 giugno, data del trasferimento degli uffici dallo storico Palazzo Calcagnini, che sarà avvolto in un cantiere post-sisma dal 1,4 milioni di euro. Le funzioni direzionali e di rappresentanza degli industriali traslocheranno, almeno per l’anno di durata dei lavori, al primo piano del palazzo ex Eridania, in via Maverna. Si tratta dell’edificio che negli anni scorsi ha ospitato, tra l’altro, le assemblee della Fondazione Carife, e che è di proprietà di una società del gruppo Maiarelli. L’attuale presidente di Unindustria, quindi, si trova in una situazione di potenziale conflitto d’interessi, ma in realtà nè ieri, nè nei mesi scorsi, quando la decisione è stata ratificata, risultano tensioni interne all’associazione sull’argomento. La procedura scelta, si spiegava ai margini dell’assemblea, è stata trasparente: attraverso gli organi confindustriali è stata trasmessa a tutti i soci la richiesta di disponibilità di spazi adeguati alle esigenze dell’associazione, e delle quattro offerte arrivate, l’ex Eridania ha prevalso sia per motivi operativi (ambienti già arredati e cablati) che per il canone (il cui importo non è uscito dai saloni confindustriali).

Il cantiere di Palazzo Calcagnini, che ha base Cinquecentesca e ospitò De Pisis, sarà seguito anche dalla Regione, in particolare per la sorte delle decorazioni. È iscritto a valori storici nel patrimonio di Uninduistria Ferrara, 4 milioni di euro in totale, che sarà interamente conferito alla nuova Confindustria Emilia.