Da lunedì reti in barca Pesce fresco sì ma non dell’Adriatico
GORO. Il termine ultimo per la consegna delle carte di bordo in Capitaneria di Porto è lunedì entro le 12, giorno in cui scatta l’interruzione temporanea di pesca comunemente chiamato fermo pesca....
GORO. Il termine ultimo per la consegna delle carte di bordo in Capitaneria di Porto è lunedì entro le 12, giorno in cui scatta l’interruzione temporanea di pesca comunemente chiamato fermo pesca. Sono poche decine (circa 50) le imbarcazioni interessate a questo provvedimento nella marineria gorese. Le imbarcazioni dedite alla pesca in mare aperto sono al minimo storico, essenzialmente per due motivi il principale è che la maggior parte della marineria si è dedicata all’acquacoltura nelle concessioni demaniali in Sacca, altro motivo sono le rigide regole imposte dalla Comunità Europea per la pesca a strascico. Il fermo pesca del comparto da Trieste a Rimini parte da lunedì e durerà fino a lunedì 5 settembre. Al termine del fermo, la pesca è vietata al venerdì per le dieci settimane successive e si può pescare per un massimo di 60 ore settimanali distribuite in 4 giornate.
Reti in barca naturalmente anche a Porto Garibaldi e dalla prossima settimana i pescherecci subiranno un vero e proprio restyling con interventi di manutenzione, che vanno dalla pulizia e verniciatura della carena, alla sostituzione di cinghie e pezzi a cura di meccanici a bordo, sino alla riparazione delle reti. «Un intervento di manutenzione completa può costare anche 15mila euro – ha dichiarato un pescatore -, ma nel frattempo non possiamo andare in mare e quindi anche il reddito si ferma». Il rimborso del fermo 2015 seguirà due percorsi differenti, il primo, più celere riguarderà i pescatori dipendenti, che percepiranno una cifra che si aggira sui mille euro, l'altro invece interessa gli armatori, ma scatta con tempi più lunghi. Sulle tavole arriverà il pesce fresco proveniente dal medio Adriatico, dalla Croazia o quello congelato da Spagna e Portogallo.