In cinque casi inghiottiti venti milioni
Per l’ultima indagine, sulla ex promotrice Fideuram, gli inquirenti valutano l’invio a Consob degli atti
Tanti ferraresi truffati, tanti milioni inghiottiti: nei 5 casi che analizziamo dalle nostre cronache, sono stati quasi 20 i milioni di euro finiti nei recenti buchi finanziari. Una somma aritmetica e nulla più, che parte dal caso di Alessandro Cominato (2 milioni il buco), ultimo ad avere avuto il vaglio dei giudici. Ma l’ultimo caso scoperto, di broker sotto accusa, è invece quello di Cristina Fabbri, sospesa ben due volte dalla Consob in via cautelare per «gravi irregolarità» nel proprio lavoro, ora sotto inchiesta per appropriazione, truffa e abusivismo nella raccolta di investimenti. Le indagini sono verso la chiusura, ma ciò che stona in questa inchiesta è la posizione di Consob che non ha ancora preso provvedimenti definitivi contro la Fabbri. Da tempo gli inquirenti - procura, pm Castaldini e guardia di finanza che indagano sul suo buco creato dal 2006 ad oggi - sono al lavoro sul calcolo degli ammanchi, approssimativi di 2 milioni, per la attività svolta per Bnl, Allianz e Fideuram, parti lese nel procedimento. Da quanto si apprende, si starebbe valutando l’ invio degli atti dell’indagine in corso a Consob affinchè prenda provvedimenti a tutela dei risparmiatori ferraresi, possibili investitori. Perchè dopo due sospensioni Consob dall’attività di promotrice finanziaria, ad oggi, anche se non svolgerebbe più questa attività, Cristina Fabbri è formalmente ancora iscritta all’albo. Tra gli altri casi in discussione in questi anni a Ferrara c’è quello di Raffaele Mazzoni, ex promotore Mediolanum, 12 milioni di buco: processo finito, sentenza il 26 settembre dopo 3 anni di indagini. Tra i casi sospesi, c’è anche quello di un commercialista sotto processo per truffa aggravata, appropriazione indebita (mezzo milione dei clienti) e reati fiscali (per 2 milioni): Riccardo Schincaglia è accusato di aver intascato i soldi dei clienti che, convinti di aver pagato tasse e imposte, invece ora dovranno ripagarle di sana pianta perchè Schincaglia li avrebbe intascati con triangolazioni sospette. Ultimo ma non ultimo, l’evergreen in materia di truffa, il broker comunista (anche lui “fai da te”) Gianluca Merchiori: condannato a 2 anni e 9 mesi per un buco di 2 milioni e mezzo di euro, come Mazzoni, in fuga, non abita più a Ferrara. Immaginate perchè.