Pesca e acquacoltura Dall’Europa aiuti concreti
Comacchio, il sindaco Fabbri ha incontrato gli operatori del settore Le proposte e le posizioni dei pescatori per il prossimo futuro
COMACCHIO. Pesca sostenibile, sviluppo dell’acquacoltura, occupazione e sviluppo territoriale, miglioramento delle strategie di commercializzazione e di trasformazione dei prodotti ittici sono gli obiettivi del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp), illustrati ieri pomeriggio in sala consiglio da Lorenzo Marchesini ed Angela Nazzaruolo, rispettivamente presidente e coordinatrice responsabile del Gal Delta 2000. Ad introdurre l'incontro riservato agli operatori del mondo della pesca il sindaco Marco Fabbri, che ha sottolineato come questo vuole essere «un primo incontro per illustrare le linee guida di un piano strategico, necessario ad emanare avvisi utili sia agli enti pubblici, che ai privati impegnati in sinergie di sviluppo del territorio e della sua economia». Fabbri ha poi ricordato che nel Patto per il lavoro “progetto Comacchio 2015-2020”, siglato nel mese di aprile scorso è stato riservato un apposito capitolo alla marineria di Porto Garibaldi e più in generale al settore della pesca. Lorenzo Marchesini, presidente del Gal Delta 2000, accennando ai 39 milioni di euro di risorse disponibili, con un incremento di oltre 24 milioni di euro rispetto alle misure comunitarie precedenti, ha aggiunto che «la regione Emilia Romagna dispone di un proprio budget per la pesca, al cui interno ci sono circa 10 milioni di euro che vanno utilizzati con concerto con i Comuni e gli operatori per azioni di programmazione strategica, chiamati Flag». Per attingere ai fondi europei è dunque necessario nell’immediato costituire i Flag, sinergie di partenariato pubblico-private, che vedranno in Delta 2000 il coordinatore, nonché capo-fila. «Siamo all'interno del Feamp 2014-2020 – ha dichiarato la coordinatrice di Delta 2000 Angela Nazzaruolo -; è necessario che entro il 20 settembre giungano le manifestazioni di interesse e quindi va presentata una strategia di sviluppo strategico con un piano di azioni, segnalando i beneficiari, i quali a sua volta potranno presentare i progetti. Ora va definito il piano». Solo quando la Regione avrà emanato i bandi, potranno essere dunque presentate le candidature per attingere ai fondi. Il presidente della cooperativa Piccola e Grande Pesca Ariberto Felletti ha suggerito un piano di interventi «per ammodernare il porto, che oltre che essere al servizio dei pescherecci è anche turistico. La mia proposta è allungare la diga foranea per dare sicurezza ai turisti e ai pescatori. È un’opera indispensabile», ha concluso Felletti. Sergio Caselli, presidente di LegaPesca, appoggiando la proposta ha aggiunto «ben vengano i contributi, ma dovremo concentrarci per mettere progetti che mirino a valorizzare il territorio ed il prodotto della pesca. Tra Comacchio e Goro c'è il distretto europeo più grande per acquacoltura con oltre 2mila imprese». (k.r.)