Rimborsi Carife, corsa a ostacoli
Cointestazioni e rate, i deputati Pd: il governo deve chiarire. Ieri sera pubblicato il modulo
I rimborsi automatici agli azzerati Carife restano un percorso a ostacoli. Se n’è avuta conferma anche ieri, quando da una parte si è atteso l’intera giornata per la pubblicazione sul sito web del Fondo interbancario dell’agognato modulo di rimborso, e dall’altro i deputati Pd hanno presentato un’interrogazione per chiarire, una volta per tutte, i punti oscuri della procedura. Due gli insiemi di quesiti che sono contenuti nel documento firmato da Alessandro Bratti e Paola Boldrini, tutti messi in evidenza con la matita blu in queste settimane da associazioni di azzerati e giornali. «Non risultano specificate - sottolinea Bratti - le modalità di valutazione delle condizioni, patrimoniale e reddituale, in relazione ai casi di cointestazione dei suddetti titoli, che derivanti da successione. In particolare, qualora venisse considerato rilevante il cumulo di patrimoni o di redditi di tutti i cointestatari del titolo, in luogo dei valori personali di reddito e patrimonio, la platea dei potenziali destinatari dei rimborsi risulterebbe assai inferiore». C’è poi la questione più “ferrarese” di tutte: «Un ulteriore motivo d’incertezza - ricorda l’interrogazione - riguarda l’eventualità, che va scongiurata, in cui la misura dell’indennizzo vada decurtata delle rate di rimborso del capitale già percepite dagli investitori; in particolare per le obbligazioni subordinate emesse dalla Cassa di Risparmio di Ferrara spa, la maggior parte di queste era costituita da titoli di durata decennale, collocati in gran parte tra il 2006 e il 2007, e che dal quinto anno di corso (quindi dal 2011 e dal 2012) hanno previsto una quota di rimborso annuo a favore dell’investitore pari a circa il 20% del capitale iniziale». In conto è semplice: se i rimborsi vanno decurtati delle quote di capitale già rientrate, ai ferraresi non toccherà nulla o quasi.
In attesa che il ministro Padoan sciolga finalmente questi nodi, fondamentali per chi deve scegliere tra la richiesta di rimborso all’80% e l’arbitrato che può arrivare al 100% (la prima domanda esclude la seconda), ci si può esercitare sulla procedura Fitd. «Stiamo affrontando una problematiche che non è nelle nostre corde, speriamo che i risparmiatori lo capiscano - diceva ieri mattina Salvatore Paterna, vicedirettore del Fondo - In questi giorni non facciamo che rispondere alle legittime domande degli interessati, ma rispetteremo le scadenze. Alla prossima riunione di consiglio approveremo anche un regolamento per dare certezze nelle pratiche ed evitare comportamenti non del tutto lineari da parte di chi non c’entra con la platea degli azzerati». È stata aggiunta una terza modalità d’invio della documentazione, a fianco del sito web (canale ancora non attivo) e la raccomandata, cioè la posta certificata (fondo.dolidarietà@legalmail.it).
Alle 19.30 è stato finalmente pubblicato il modulo, composto di due pagine da compilare e due da “assimilare”. Nelle categorie di richiedenti c’è anche il «successore mortis causa», poi ci sono queste diciture: il prezzo di acquisto, corrispettivo pagato e «valore degli strumenti alla data del 22/11/2015», il che farebbe pensare alla possibilità di tener conto in qualche modo delle rate già restituite. Il modulo spiega anche come restare sempre aggiornati sulla procedura.
Stefano Ciervo
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