«Il Bundan risorsa anche per i territori vicini al Bondenese»
Il sindaco Bergamini rilancia sulla qualità del festival Bene l’avvio, gran lavoro del servizio per la sicurezza
STELLATA. La musica delle ballate de Les Irlandiis, che al Bundan Celtic Festival sono di casa, ha aperto venerdì sera l’edizione 2016 della kermesse. Un tuffo nell’antichità, tra ricostruzione dei villaggi e di costumi di un tempo andato, ninfe, druidi e guerrieri, che non manca mai di suggestionare. Lo spettacolo nello spettacolo è stato rappresentato dalla musica, ma il Bundan sta regalando emozioni, nella golena del Po, vicino alla Rocca Possente, anche con le sue tante iniziative: il mercatino tematico, in cui è possibile comprare ogni cosa (da elmi e spade, fino a monili e coroncine di fiori: forse, l’oggetto più diffuso). Fino ai laboratori per tutte le età, curati dal Gruppo Archeologico e da Al’Kemia Lab; alle favole greche narrate ogni giorno nell’accampamento dei Figli del Sole, ed ai tornei di tiro con l’arco storico e di “Scab”, una versione antica del “corpo a corpo”. Senza dimenticare l’itinerario tra il villaggio degli antichi popoli, artisti rupestri, dimostrazioni di body paint e lo show di danze antiche, Ninuphar. L’esordio è stato ben assorbito anche dall’organizzazione, che ha curato la ricezione e la sicurezza, con in campo polizia municipale, carabinieri, Protezione civile, ed altri volontari. Per le auto è stato predisposto uno spazio di sosta dietro al cimitero di Stellata, ma moltissimi hanno scelto la navetta gratuita che parte dalla stazione dei treni, attiva anche oggi, dalle 16, fino alle 3 di notte.
«Ringrazio gli agenti delle forze dell’ordine e anche i tantissimi volontari – dice il sindaco di Bondeno, Fabio Bergamini, a commento dei primi riscontri del Bundan – per avere gestito molto bene l’evento. Evitando situazioni di pericolo, soste in zone inadeguate e presidiando gli accessi all’abitato di Stellata, ed a quello di Zerbinate. Bisogna anche dire che la gente ha collaborato in modo costruttivo – spiega – utilizzando massicciamente la navetta e, in questo modo, riducendo il numero di auto nei pressi della festa. La gente ha capito le esigenze della viabilità e della sicurezza stradale, che vengono prima di tutto e, dopo la prima giornata, è andata molto bene, grazie al lavoro di chi si è prodigato per questo risultato». Sul piano puramente ludico-culturale, «il Bundan si è confermato anche in questa edizione (dai primi riscontri che abbiamo) una manifestazione in grado di dare lustro al territorio – continua Bergamini – attirando migliaia di visitatori, anche dalle regioni vicine. È un fenomeno che crea indotto, anche per i territori limitrofi». (mi.pe.)