Un piano strategico per la Ferrara del 2025
«Un territorio delle opportunità, per chi vuole investire, studiare, venire a vivere in provincia di Ferrara». Così il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni, ha definito il nuovo piano...
«Un territorio delle opportunità, per chi vuole investire, studiare, venire a vivere in provincia di Ferrara». Così il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni, ha definito il nuovo piano strategico, varato all'unanimità, nelle scorse settimane, dalla Giunta dell'Ente di Largo Castello nell'ambito delle priorità strategiche dettate dal Consiglio, che guarda alla Ferrara del 2025. Otto le scelte di campo della Camera di commercio per potenziare investimenti, imprese, occupazione, ricerca e innovazione, capitale umano qualificato, servizi pubblici efficienti, cultura e turismo e inclusione sociale. Tra i progetti in agenda, l'attrazione di nuove imprese, la creazione di saperi specialistici, lo snellimento della burocrazia, condizioni certe a chi vuole investire e la diffusione di una 'cultura' in materia di pagamenti puntuali, efficienti e trasparenti tra imprese e tra imprese e pubblica amministrazione.
«Tuteleremo il nostro modello sociale, i nostri valori, la coesione che riteniamo indispensabile - ha proseguito il presidente della Camera di commercio - soltanto se saremo capaci di migliorarci, di essere al tempo stesso più competitivi e più solidali, se avremo la forza di crescere nelle conoscenze, di diffonderle, di creare lavoro, di premiare i giovani, il merito, le eccellenze, e insieme di allargare le opportunità. Progettare il futuro, a partire dalle difficoltà e dalle sfide che stiamo vivendo, è la strada per governare bene anche il presente, con i suoi problemi cosi gravi».
Il Piano della Camera di commercio tiene conto e consolida i successi della trasformazione economica, sociale e culturale che ha interessato la provincia di Ferrara negli ultimi vent'anni, rafforzando un'anima non più mono-settoriale ma plurale, in un contesto segnato da tre fattori chiave: il perdurare degli effetti della crisi; la scarsità di risorse pubbliche e le modifiche degli assetti istituzionali locali, con la nascita delle aree vaste. Queste nuove sfide richiedono - per l'Ente di Largo Castello - un progetto di sviluppo verso un 2025 migliore.
«L'unica vera dimensione per partecipare alla sfida della competitività - ha concluso Govoni - è la selezione condivisa di progetti di valore strategico, in grado di produrre reali cambiamenti positivi, e la capacità di portarli a termine. Per far questo, dobbiamo partire dai nostri punti di forza: Ferrara è punto di snodo tra Emilia e Romagna, ha forti specificità economiche, un sistema della formazione di qualità, un ambiente fertile per l'innovazione e la ricerca, una straordinaria vivacità culturale e creativa, una grande comunità solidale».