«Chiarezza su arbitrati e rimborsi automatici»
Tra dubbi sulle procedure e percorsi ancora da definire le incertezze sono tante Zapparoli (Federconsum): «Dobbiamo dare indicazioni certe ai risparmatori»
Raddrizzare una cosa nata storta è complicato. Vale per un albero, come per la faccenda Carife. Dal 22 novembre 2015, il giorno del decreto Salvabanche, si cerca di trovare rimedi per rimborsare i risparmiatori azzerati.
Ora che a tutti gli effetti sarebbe praticabile la procedura dei rimborsi automatici ci si accorge - per la verità i dubbi erano stati sollevati da tempo - che vi sono non pochi punti oscuri. Per esempio nei casi di cointestazione delle obbligazioni non è chiaro a quale reddito bisogna fare riferimento. Inoltre i bondisti Carife vorrebbero vedere scritto nero su bianco come funziona la partita dell’80% del rimborso: l’80% dell’investimento iniziale o l’80% anche di quel che resta dopo la restituzione di parte del prestito? Ferrara tifa per la seconda ipotesi.
Ma i problemi non finiscono qui perché la faccenda dei rimborsi automatici forfettari va ad incrociarsi con quella degli arbitrati, altro filone che si può imboccare per sperare di ottenere giustizia.
Roberto Zapparoli, presidente di Federconmsumatori Ferrara, spiega dove stanno gli inghippi: «Innanzitutto - dice - speriamo che all’interrogazione che sta preparando Bratti (vedi la Nuova di ieri) diano risposte in grado di dissolvere rapidamenti i dubbi legati i rimborsi automatici. Siamo fiduciosi sul fatto che gli aspetti legati alle cointestazioni e al calcolo dell’80% si risolvano positivamente. Basterebbe lasciarsi guidare dal buon senso...».
Buon senso che non abbonda nella tormentata vicenda Carife. «Sarebbe stato opportuno - osserva Zapparoli - che in questa fase fossero già note le procedure da seguire per l’arbitrato». Il motivo è presto detto: rimborso automatico e arbitrato si escludono a vicenda, chi sceglie una strada non può più imboccare l’altra. Ma come si fa a scegliere cosa è più conveniente se l’arbitrato è ancora mezzo avvolto nelle nebbia e sul rimborso automatico restano dubbi da sciogliere?
«Non possiamo permetterci di con sigliare una procedura e scoprire poi che non era la più favorevole» dice Zapparoli. Una cosa da sapere presto è se chi tenterà la via dell’arbitrato - che teoricamente può restituire anche il 100% - deve dimostrare di essere stato truffato. Se così fosse per i ferraresi sarebbe complicato dimostrarlo, visto che le obbligazioni sono state emesse in anni (2006-2007) nei quali Carife viaggiava in buone acque, un situazione molto diversa da Banca Etruria che ha piazzato obbligazione quando aveva ormai l’acqua alla gola.
Per i rimborsi automatici c’è tempo 6 mesi (a partire dal 3 luglio) per fare domanda. Sembrano tanti, ma non è così. Luglio è andato, in agosto il mondo fa in ferie. Le posizioni degli obbligazionisti sono diversificate ed è indispensabile avere un quadro certo prima di decidere. «Solo come Federconsumatori abbiamo 900 obbligazionisti» specifica Zapparoli. (m.p.)