Omicidio di Ferrara: "Mio cugino tremava ho dato io l’allarme a polizia e carabinieri"
Il drammatico racconto di un parente dei proprietari Gli spari, le urla e il parente che, sconvolto, piomba in casa
FERRARA. Fabrizio Chiccoli è il cugino di Vittorio. Abita al 440 di via Ravenna con la moglie nella villetta di fronte a quella teatro dell’omicidio, una manciata di metri dal cartello d’ingresso a Fossanova San Marco. Roberto Tosi Savonuzzi, 73 anni, è già morto, colpito da un colpo di pistola di piccolo calibro, un colpo che l’ha raggiunto all’addome, fatale. La convivente Raffaela Pareschi, anche lei bersaglio dell’assassino, è stata soccorsa dall’elicottero e trasportata, in condizioni disperate, all’ospedale Maggiore di Bologna. Quando arriviamo in questo tratto di via Ravenna, Fabrizio è ancora sulla strada. Attonito, incredulo. Sulle labbra ha un sorriso di cortesia nei confronti di chi gli parla, ma si vede che ha appena vissuto qualcosa di sconvolgente. L’afa fa il resto.
Lo avviciniamo: «Tutto è avvenuto così in fretta! Vittorio, mio cugino, è venuto a chiamarmi - ci dice - tremava, mi ha detto che avevano sparato ai due inquilini. Era disperato». Fabrizio ha ancora negli occhi l’arrivo del cugino e il suo racconto allucinante.
«Appena mi ha detto quello che era successo - prosegue - abbiamo chiamato il 113, poi oltre alla polizia sono arrivati anche i carabinieri». Vittorio è stato immediatamente accompagnato in caserma, molto probabilmente al comando provinciale dei carabinieri di via del Campo; lì, ieri mattina, è rimasto per diverse ore essendo un testimone. Cosa ha raccontato a lei? «Mi ha detto di aver visto Roberto a terra e di aver pensato di correre da me per avvisarmi».
E sull’omicida? «Ha visto due giovani, apparentemente giovani, fuggire in bicicletta, sulla strada normale (il posto è pieno di sentieri e strade di campagna, ndr) in direzione Ferrara». La casa del delitto, in via Ravenna 227, è divisa in due abitazioni separate: in una abitano, in affitto, i coniugi aggrediti; nel secondo stabile abita Vittorio Chiccoli, il cugino di Fabrizio, testimone dell’accaduto. Da Vittorio carabinieri e polizia si aspettano tanto, cioè che sappia ricordare volti, dettagli, momenti. Si spera.
Inizialmente i colpi di pistola erano stati scambiati per lo scoppio di petardi, poi l'allarme, l'arrivo dei soccorritori e la scoperta dei corpi dei due anziani dietro l’abitazione. Quando vicini di casa e soccorsi e vicini di casa sono arrivati , le due persone a terra erano entrambe vive, la donna in particolare era cosciente. Lui, Roberto Tosi, è spirato quando è arrivata l'ambulanza. La convivente Raffaela Pareschi è stata trattata sul posto dal personale del 118 e poi portata al “Maggiore”.
Il sospettato, uno dei 2 giovani ricercati è il fidanzato della nipote del proprietario dell’abitazione; il possibile movente potrebbe essere ricercato nell’ambito dei difficili rapporti tra proprietà e inquilini. Ultimamente c'era un contrasto su una perdita d'acqua dal terrazzo, con tanto di raccomandate sulla necessità di correre ai ripari. Sotto il terrazzo è avvenuta la sparatoria. Transitano parecchie auto, si rallenta, si guarda dentro, oltre il nastro di sequestro disposto dai carabinieri. Vicini di casa, conoscenti. Intanto sono in corso le ricerche dell’assassino (o degli assassini). In tutta la città.