Bundan, l’organizzazione ha retto
L’importante ruolo della polizia municipale e dei volontari
STELLATA. La macchina organizzativa del Bundan ha funzionato. Nonostante qualche momento di coda sulla provinciale, all’altezza dell’area sosta vicino al cimitero, nel momento di massimo afflusso, il sistema predisposto dal Comune, da polizia municipale (con sul posto praticamente tutti gli agenti disponibili e il comandante Stefano Ansaloni), carabinieri, Protezione civile, ed altri volontari è stato in grado di reggere l’impatto degli oltre trentamila visitatori del festival celtico. Numeri importanti, per un borgo di piccole dimensioni come Stellata, ma ormai abituato a fare i conti con manifestazioni di grande richiamo. Per le auto, evitati il problema della “sosta selvaggia” delle prime edizioni e situazioni di pericolo - anche se non va dimenticata la coda di alcuni chilometri formatasi sabato sera sulla provinciale Bondeno-Sermide - , è stato predisposto uno spazio di sosta dietro al cimitero di Stellata, ma moltissimi hanno scelto la navetta gratuita, che ha funzionato tutti e tre i giorni della rassegna. La quale ha raggiunto il culmine con la rappresentazione storica e la battaglia degli antichi popoli, che ha radunato circa 300 figuranti, domenica. Così, mentre la polizia municipale riferisce di uno «sforzo organizzativo, che ha consentito il regolare svolgimento della manifestazione e che ha prodotto sicurezza, limitando i disagi», il referente della Protezione civile Andrea Ferrarini ha avuto il compito di dare tutte le indicazioni possibili, coordinare i volontari e distribuire i pass agli abitanti di Stellata, affinché potessero accedere senza problemi nel paese. Il sindaco Fabio Bergamini, già dopo le prime giornate, aveva ringraziato gli agenti delle forze dell’ordine e anche i tantissimi volontari, per il loro impegno. Ricordando, però, che «la gente ha collaborato in modo costruttivo – ha spiegato – utilizzando massicciamente la navetta e, in questo modo, riducendo il numero di auto nei pressi della festa». Positivo anche il riscontro dell’Eco Bundan, il progetto iniziato un anno fa, che si riprometteva di utilizzare materiale compostabile e tazze multiuso, nella golena del Po, per limitare la produzione di rifiuti. (mi.pe.)