Ferrara, la vittima ha firmato la sua condanna
Sospettava che rubassero la pensione al vicino: Tosi stava preparando un esposto
FERRARA. Sabato mattina, il giorno prima della tragedia, Roberto Tosi Savonuzzi potrebbe aver firmato la sua condanna a morte con una telefonata. Dall’altra parte del filo c’era un amico, un esponente delle forze dell’ordine, al quale aveva chiesto consiglio per scrivere un esposto. E proprio domenica sera lui e l’amico avrebbero dovuto incontrarsi per mettere nero su bianco i suoi sospetti: il dubbio, cioè, che il suo vicino di casa Vittorio Chiccoli, definito come una persona molto ingenua e bisognosa di tutela, venisse privato della pensione.
Ciò che aveva riferito al telefono potrebbe avere dunque un collegamento diretto con l’omicidio, con quella lite degenerata non solo per dissidi tra inquilini e proprietà. Una ipotesi, al momento e nulla più, che gli inquirenti - da quanto si apprende - stanno verificando appieno. Roberto Tosi Savonuzzi, aveva detto al telefono all’amico che Vittorio Chiccoli, l’anziano vicino, nonostante prendesse la pensione ogni mese non aveva nemmeno i soldi per comprare il pane. «Non ho niente da mangiare», si era lamentato Vittorio con i suoi vicini-inquilini con i quali, tra l’altro, i rapporti vengono definiti buoni, indebolendo così il movente di un dissidio nato tra padrone e affittuari per quella famigerata perdita d’acqua.
Roberto Tosi Savonuzzi, ha riferito ancora l’amico agli inquirenti, si era dunque insospettito per quella richiesta disperata da parte dell’anziano vicino, che al proposito gli aveva fornito spiegazioni poco convincenti e solo dopo alcune insistenze Roberto era riuscito a fargli ammettere che era rimasto senza soldi.
Ed è qui che il racconto dell’amico-testimone entra nel vivo. Vittorio Chiccoli infatti viveva la sua vita da solo, ma i suoi interessi economici venivano curati da altri. Su questo aspetto si stanno concentrando le attenzioni degli inquirenti, per verificare chi prendesse o meno la pensione dell’anziano, chi materialmente l’andava a ritirare. L’amico della vittima racconta ancora che Roberto gli aveva riferito di aver visto l’estratto conto di Vittorio, scoprendo un fatto inquietante: non appena la pensione veniva versata, lo stesso giorno l’identica cifra usciva dal conto per finire non si sa dove. Per vederci chiaro, Tosi allora era andato in banca e aveva appreso altre circostanze sospette: a prelevare la pensione dal conto non era Vittorio da solo, ma con lui c’era un giovane, che secondo Tosi poteva essere un conoscente o compagno della nipote di Vittorio.
Tutto questo Roberto Tosi lo aveva dunque confidato a quell’amico di vecchia data, esponente delle forze dell’ordine, che in quel momento si trovava in vacanza fuori Ferrara. Per questo si erano dati appuntamento domenica sera a Fossanova nella casa del delitto,per preparare un esposto contro colui o coloro che, secondo quanto aveva appreso, erano sospettati di sottrarre la pensione all’anziano. Ma non ha fatto in tempo, perché la mattina stessa è stato freddato con due colpi di pistola. Ecco allora, un nuovo probabile movente di questa tragedia che non trova ancora spiegazioni verosimili. Perché se è vero che Simone Bertocchi si è presentato domenica al confronto con Tosi per quella perdita dal terrazzo, è possibile anche che Tosi possa aver chiesto conto della pensione di Chiccoli a Bertocchi, che era tra le persone più vicine all’anziano insieme alla fidanzata Sabrina Chiccoli, nipote di Vittorio. Ipotesi che potrebbe allargare il possibile movente: se Tosi durante l’incontro di domenica con Bertocchi avesse chiesto ragguagli sulla pensione scomparsa? Ieri sono stati acquisiti elementi di prova di questa testimonianza, ora al vaglio degli inquirenti.