«Sigaretta negata, vi racconto io come è andata»
«Non è vero che ho rifiutato di farmi visitare, casomai è stato il medico del pronto soccorso che non mi ha visitato». A parlare è l’uomo (un ferrarese di 50 anni nato a Rovigo) che giovedì scorso ha...
«Non è vero che ho rifiutato di farmi visitare, casomai è stato il medico del pronto soccorso che non mi ha visitato». A parlare è l’uomo (un ferrarese di 50 anni nato a Rovigo) che giovedì scorso ha avuto un diverbio con un giovane africano che gli aveva chiesto una sigaretta. Dalle parole poi si è passati ai fatti. Anche su questi il ferrarese vuole correggere quanto è stato riportato sul giornale di sabato. Questo il suo racconto. «Giovedì verso le 21.30 ero a piedi al semaforo di viale Cavour-via Barriere, stavo fumando e si è avvicinato un nigeriano in bicicletta che voleva una sigaretta. Gli ho detto dove poteva andarle a comprare, poi lui mi ha colpito con un pugno in faccia e mi ha stretto il braccio sinistro (all’altezza del bicipite ci sono ancora un paio di lividi, ndr), ma io mi sono difeso, sono un italiano che sa difendersi non mi sono certo fatto prendere a calci e pugni. Ho chiamato le forze dell’ordine quando sono arrivati i carabinieri il nigeriano è scappato via in bicicletta». Il ferrarese si è recato successivamente al pronto soccorso di Cona: «Mi hanno dato tre giorni di prognosi per una lieve lesione al labbro». Se c’è un referto una qualche visita c’è stata. Secondo il cinquantenne ferrarese però non accurata come si sarebbe aspettato. Insomma come minimo ci sono stati dei malintesi tra paziente e personale medico, cessati alle tre passate quando il cinquantenne ha lasciato il pronto soccorso.