Papà Galan: a
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Sono in tanti a circondare il letto di Marco Galan: ovviamente il papà Toni e la mamma Laura, poi gli amici e i colleghi di lavoro, arrivati con il comandante provinciale dei Vigili del fuoco Ermanno Andriotto. Tutti radunati qui, nell'abitazione di Chiesuol del Fosso, nido d'amore e sofferenza assieme, a dieci anni esatti dal tragico incidente (lo schiacciamento da parte di un furgoncino) avvenuto nella caserma di via Verga che sta costando a un uomo, oggi 53enne, il dramma di uno stato di coma vegetativo permanente. Sulle pareti di casa ecco le fotografie di Marco prima di quel terribile giorno, "guardate quanto era bello", dice Toni alternando un sorriso e una lacrima. «Lui poi non è cambiato così tanto», sostiene la madre. Il calendario è come se fosse, da allora e per sempre, bloccato sulla data del 26 luglio. Eppure si va avanti, si deve. «È una situazione molto difficile, Marco è seguito costantemente, oltre che da noi, da medici e fisioterapisti con quattro o cinque sedute di terapia a settimana», raccontano i genitori.
I rapporti con i vertici dei Vigili del fuoco sono stati burrascosi durante questo periodo: l'ex comandante Michele De Vincentis è stato condannato in via definitiva per non aver saputo assicurare le piene condizioni di sicurezza all'interno della caserma. Ora però è diverso, questa visita è stata molto gradita. «Un bellissimo gesto, che mi fa davvero tanto piacere», assicura Toni Galan. Abbracci, pacche sulle spalle, testimonianze di solidarietà profonda. Dopo una ventina di minuti, è tempo della foto di gruppo all'ingresso della casa. Le divise e le auto di servizio dei pompieri ripartono, ma c'è la promessa di rivedersi. «E' stato sicuramente - spiega al termine Andriotto - un momento molto sentito: l'abbiamo fatto per Marco e per la sua famiglia».
Fabio Terminali