«Vogliamo rivedere Raffaela sorridere»
La tragica vicenda di Fossanova S. Marco ha colpito in modo particolare gli amici e le amiche con i quali Raffaela - ancora in pericolo di vita all’ospedale Maggiore di Bologna - condivide la...
La tragica vicenda di Fossanova S. Marco ha colpito in modo particolare gli amici e le amiche con i quali Raffaela - ancora in pericolo di vita all’ospedale Maggiore di Bologna - condivide la passione per la scultura, frequentando il corso all’accademia del Club Amici dell’Arte. Gianni Deserri, il docente del corso di scultura, non è rintracciabile in questo periodo di vacanze, mentre il segretario del Club Gian Luca Amaroli parla di Raffaela prendendo spunto dalla foto in cui è ritratta sorridente insieme ad altri appassionati di scultura. È una foto scattata alla festa di compleanno dello scultore Alfredo Filippini e di Maria Teresa Adani, organizzata un paio di anni fa dai frequentatori dell’Accademia San Nicolò. «Ecco, è così che desideriamo e speriamo di rivedere Raffaela, allegra, fra gli “Amici dell’Arte”, nel laboratorio di scultura che frequenta da almeno 5 anni, appassionata esecutrice della creta che trasforma con abilità e creatività. Ricordo (ecco un termine che non mi piace usare in questo frangente, che evito di citare ma tutti sanno, purtroppo, a cosa alludo) che mesi orsono Raffaela mi chiese di fotografare l’effige di S. Giorgio sulla facciata della Basilica dedicata al Santo. Lei è così, non si limita a riprodurre figure o gruppi scultorei esposti nel laboratorio, ma cerca, osserva la realtà attorno a sé per trovare ispirazione in luoghi diversi e in situazioni legate alla tradizione di questi luoghi. Io accettai con entusiasmo, sia per la grande passione che ho per la fotografia, sia perché mi si offriva l’occasione di collaborare con lei e con uno dei laboratori del Club». Anche Roberto Tosi Savonuzzi era stato contagiato dalla passione artistica di Raffaela, al punto da apprendere dal maestro Alfredo Filippini le tecniche per cuocere le sculture in creta nell’apposito forno.
Margherita Goberti