Borgo Scala In vista espropri per il ponte
BONDENO. Oggi sarà il giorno della prima convocazione della conferenza dei servizi, in cui gli enti coinvolti nella costruzione del ponte di Borgo Scala e delle opere viarie annesse, potranno...
BONDENO. Oggi sarà il giorno della prima convocazione della conferenza dei servizi, in cui gli enti coinvolti nella costruzione del ponte di Borgo Scala e delle opere viarie annesse, potranno pronunciarsi e richiedere integrazioni informative al Comune di Bondeno. Intanto, però, dopo che comitato unico sulla ricostruzione si è già espresso, approvando (nel Piano Regolatore Generale) il nuovo ponte, il Comune ha deliberato le procedure di esproprio delle aree necessarie alle vie di accesso al ponte. In particolare, si apprende da documenti ufficiali del municipio, che «per il completamento dei lavori, occorrerà occupare aree di proprietà privata». Ovvero, 557 metri quadrati di proprietà dell’azienda Metal Sab, situata proprio nell’area artigianale di Borgo Scala, ed altri 208 metri quadri, di proprietà della società Silla. Per l’acquisto di queste aree, sono state concordate cifre diverse tra le parti. Il Comune di Bondeno ha previsto per questa operazione una cifra complessiva di 15mila e 970 euro, che hanno trovato copertura finanziaria nell’apposito capitolo di bilancio dedicato. Ora, occorrerà procedere alla bozza dei preliminari di compravendita, da sottoscrivere con le ditte proprietarie dei terreni. Intanto, oggi si procederà alla conferenza dei servizi, nella quale, in caso di richieste di integrative da parte dei soggetti coinvolti nel progetto, sarà necessario lasciare trascorrere almeno quindici giorni prima della successiva convocazione del tavolo di confronto. Il quale dovrà esprimere, mediante il verbale della stessa conferenza dei servizi, il via libera. Per dare inizio alla fase della progettazione esecutiva, ed all’assegnazione dei lavori di costruzione del nuovo ponte, che dovrebbe svolgere un ruolo chiave per il traffico della zona Ovest. Un nuovo ponte atteso da anni per decongestionare il traffico nella zona del quartiere Ovest dove il “vecchio” manufatto di ponte Rana non riesce più a smaltire l’enorme mole di traffico sia leggero che pesante.