Omicidio di Ferrara, killer in fuga in autobus sulla linea 6 per la città
Dopo il delitto: scappano dalla casa e gettano subito maglia e berretto sporchi Buttano l’arma, lasciano le bici ad Aguscello, poi a piedi verso via Comacchio
FERRARA. Il fatto che i due killer fossero scappati in bicicletta dal luogo dell’omicidio ha fatto il giro d’Italia di giornali, Tv e siti web: tutti che titolavano «Due killer in fuga in bici». Ora, l’ennesimo retroscena raccontato da Simone Bertocchi, che ha confessato l’omicidio e il tentato omicidio di Roberto Tosi e della compagna Raffaela Pareschi, rifarà il giro d’Italia.
Bici, piedi e bus. Perché in realtà, la fuga - dopo aver abbandonato le biciclette tra via del Gorgo ed Aguscello, ritrovate dai carabinieri a circa due chilometri dal punto i cui stanno cercando la pistola - i due killer l’hanno conclusa in autobus, salendo su un mezzo di Tper, linea 6, a Villa Fulvia: quindi, ora bisogna aggiornare i titoli con “due killer in fuga, in autobus”.
Una volta saliti alla fermata di Villa Fulvia si sono diretti verso la città, e oltre, visto che sono scesi a Cassana, insieme, e poi Bertocchi e l’altro, Biancucci (presente all’omicidio ma solo indagato al momento) si sono separati e non si sarebbero più incrociati, fino a martedì quando sono stati interrogati insieme nella caserma di via “della Sala” dagli inquirenti. La fuga da Fossanova San Marco, inforcando le bici, e ricostruita sulla base di dichiarazioni, testimonianze e riscontri dei carabinieri è sempre più bizzarra. Se non ridicola, se non fosse che sullo sfondo c’è un omicidio.
Poco lontano dalla casa. Ripartiamo da domenica mattina, ore 9.30, quando i due - Bertocchi dopo aver sparato e Biancucci aver assistito alla sparatoria - inforcano le bici e scappano dalla casa del delitto. Percorrono appena 200 metri e Bertocchi si rende conto che maglia e cappellino sono sporchi, di sangue, non in modo copioso, visto che la pistola che spara è di piccolo calibro e non produce quell’effetto splatter di tanti armi più potenti. Nei campi a ridosso di via Ravenna vecchia, i carabinieri ritrovano maglia e cappellini.
Dritti per via del Gorgo. Ma passiamo al successivo fotogramma della fuga: percorse altre poche centinaia di metri, la coppia in fuga in bici incrocia via Ravenna nuova (la Statale 16). La attraversano e imboccano via Vallicuore, il primo tratto della strada che prosegue poi in via del Gorgo, lunga e tortuosa. Un chilometro appena e qui, «dopo due curve e le ultime case - dice Bertocchi - ho gettato la pistola, nel canalino vicino alla strada». Qui da due giorni proseguono le ricerche, senza esito. Altri due chilometri, e abbandonano le biciclette, nei pressi di Aguscello. Da qui proseguono a piedi, verso via Comacchio, tagliando per i campi. I due killer in fuga, prima in bici, poi a piedi, sono disorientati in ogni senso: psicologicamente, fisicamente, e geograficamente .
Da Villa Fulvia a Cassana. Riescono infine ad arrivare in via Comacchio, si avvicinano alla fermata di Villa Fulvia (Bertocchi è presumibile, avendo gettato la maglia, che abbia avuto un ricambio per il lavoro), e attendono l’autobus, la linea 6, che fa spola tra l’ospedale di Cona e Porotto. Salgono come due cittadini qualunque, la domenica mattina. Viaggiano fino a Cassana, qui scendono e si separano.