Rigenerazione della costa Il consiglio sarà “caldo”
Botta e risposta tra Michetti (Onda) e una delle società coinvolte nel progetto «Non serve un ottavo Lido a Comacchio, ma un turismo serio e innovativo»
COMACCHIO. Sarà un consiglio comunale caldo, quello di oggi a Comacchio. In aula, la discussione del “Progetto speciale partnership pubblico privato per la rigenerazione della costa”, che secondo il consigliere dell’Onda Michetti potrebbe aggiungere cemento al cemento, accusando l’amministrazione di aver fatto passare il tutto sotto silenzio. Alle accuse di Michetti risponde la società Collinara, una delle realtà che ha presentato progetti di riqualificazione. «Ma quale ottavo Lido? Basterebbe gestire meglio quelli che ci sono». È questo il senso della replica della società Collinara di Comacchio, replica che ha come destinatario l’esponente dell’Onda, Davide Michetti. «Ottavo Lido? - scrive ancora la società Collinara - , no, turismo innovativo. Obiettivo: fare crescere la comunità in modo virtuoso è il bene comune». A seguito dell'intervento e della polemica sollevata da Michetti, la Società Collinara ritiene opportuno replicare (e lo fa con una nota) «alle illazioni di scarsa utilità pubblica del progetto che la riguarda. Un esame pur non approfondito, ma di normale buon senso, ne evidenzia infatti la positività sia sotto il profilo dell'innovazione turistica che nella conseguente creazione di nuovi posti di lavoro. Ciò contribuisce a dare anche una spinta positiva all’indotto produttivo - spiega la società nella nota - , a molte imprese del territorio, in una zona dove la crisi è più profonda che altrove. Immaginiamo - scrive ancora la società - che Davide Michetti, in qualità di consigliere comunale, abbia accesso liberamente ai progetti, e possa approfondirne la conoscenza, cosa che fino ad oggi forse non ha fatto, nonostante le numerose occasioni di presentazione ed esame del progetto, in sedi istituzionali e non. Riteniamo - si legge ancora nella nota della “Collinara” - che un consigliere comunale prima di esprimersi come è stato riportato (nell'articolo cui fa riferimento la nota, ndr) avrebbe dovuto documentarsi adeguatamente sul progetto, anche in forza della sua carica istituzionale. Altrettanto ci sentiamo di dire delle associazioni di categoria che avrebbero, a quanto pare, dichiarato di non essere ancora a conoscenza del merito del progetto. Questo approccio, di pregiudizio rispetto alla nostra idea di innovazione imprenditoriale e turistica, dimostra come a Comacchio sia ancora oggi difficile lavorare per il “Bene Comune”.