E in venti al presidio dei No Salvabanche
I No Salvabanche erano in venti a manifestare in corso Martiri delle Libertà, tra loro anche l’immancabile rappresentanza degli antagonisti bolognesi, che hanno sposato la causa dei risparmiatori...
I No Salvabanche erano in venti a manifestare in corso Martiri delle Libertà, tra loro anche l’immancabile rappresentanza degli antagonisti bolognesi, che hanno sposato la causa dei risparmiatori ferraresi. Come al solito nutrita anche la presenza di forze dell’ordine: almeno venti le divise di poliziotti e carabinieri, più il personale in borghese che teneva d’occhio una tranquilla situazione da sotto la statua del Savonarola. Ai venti schierati davanti all’agenzia n.1 di Carife si è aggiunta anche Monica Zaggia, la leader ferrarese dei No Salvabanche che ieri ha fatto il pieno di manifestazioni per reclamare i rimborsi integrali di obbligazionisti e azionisti: in mattinata era a Roma, in serata è tornata a Ferrara.
Il primo a parlare con il megafono è stato uno dei bolognesi, Antonio Alia: «Non abbiamo altra possibilità se non quella di manifestare in piazza». Da lui è partito anche l’attacco al Pd sulla falsariga del volantino distribuito ai rari passanti, in cui si criticano senza riguardi anche le associazioni Amici di Carife e Azzerati di Carife per aver annullato la fiaccolata di ieri sera. Alia ha chiamato in causa il sindaco Tagliani: «Se è coerente con le sue posizioni - ha detto - deve stracciare la tessera del Pd che ha in tasca». I manifestanti portavano anche striscioni e cartelli, alcuni già visti nei due cortei che i No Salvabanche hanno organizzato in città a maggio e a giugno.