Palio, nuovo presidente Arriva Stefano Di Brindisi
Oggi la presentazione. Fortini: troppi impegni, ho fatto un passo indietro L’assessore Modonesi: «Nessuna spaccatura». E ora il patto con l’Ente Fiera
Lo aveva detto in tempi non sospetti, il 19 giugno, al termine della corsa dei cavalli che aveva chiuso l’edizione più estenuante del Palio di Ferrara: «Questo è stato il mio ultimo Palio da presidente, non mi candiderò per il prossimo mandato». A un mese e mezzo da quella dichiarazione netta, ora Alessandro Fortini è pronto a passare il testimone a Stefano Di Brindisi, avvocato civilista e contradaiolo di lungo corso per i colori di San Giacomo. Una scelta non casuale, e inedita, quella di un presidente interno alle contrade, per guidare l’Ente nella prossima riorganizzazione che lo porterà, prima di tutto, a stringere un’alleanza strategica con l’Ente Fiera ferrarese, per garantire alla manifestazione un partner organizzativo su cui poter fare affidamento. Oggi, giornata di presentazione ufficiale del nuovo presidente, sarà presente infatti anche Filippo Parisini, presidente dell’Ente fieristico, oltre ai rappresentanti del Comune e i presidenti delle otto contrade e della Corte Ducale. Uno schieramento che vuole esprimere l’univocità della scelta di Di Brindisi: «A fronte della mia indisponibilità a continuare a presiedere il Palio, per impegni professionali, mi sono subito organizzato per trovare il mio successore - chiarisce Fortini - La scelta è confluita su Stefano Di Brindisi, e non poteva esserci scelta migliore: è una persone di fiducia, che conosce molto bene il Palio e saprà guidare l’Ente nella sua fase di riorganizzazione. Quanto a me, non è escluso che continui a collaborare con l’Ente», conclude Fortini, confermando che il suo è un passo indietro e non ci sono porte sbattute. «Nessuna spaccatura - conferma l’assessore al Palio Aldo Modonesi - ma un avvicendamento dettato dall’impossibilità del presidente uscente di candidarsi per il prossimo mandato, e dalla volontà di avere un successore che fosse espressione delle contrade».