«Tutta la comunità è vicina alla famiglia»
L’avvocato Forlani rappresenterà il Comune di Ferrara, parte civile del processo
Sarà l’avvocato Giacomo Forlani a rappresentare il Comune di Ferrara al processo per l’omicidio di Pierluigi Tartari. Di fronte a un delitto che ha sconvolto la città per la sua efferatezza, l’amministrazione comunale ha infatti deciso di assumere una posizione forte di condanna per lo spietato crimine e di vicinanza ai familiari della vittima, provati due volte: per la perdita del loro caro e per la crudeltà con cui è stato picchiato, legato, imbavagliato e portato a morire in un casolare abbandonato. «Tutta la comunità ha vissuto con ansia e apprensione i 17 giorni della scomparsa del pensionato, ed è stata sconvolta di fronte alle modalità che ne hanno causato la morte, tra le più crudeli e spietate che la città ricordi - spiega Forlani - Per questo il Comune ha voluto costituirsi parte civile al processo che si aprirà a settembre contro Constantin Fiti e Patrik Ruszo (il terzo imputato, Ivan Pajdek, è stato condannato a 30 anni in abbreviato, con l’aggravante della crudeltà ndr): per far sentire la sua voce e per esprimere ai familiari della vittima la vicinanza dell’intera comunità, e io sono onorato di rappresentare il Comune al processo».
La nomina di Forlani è avvenuta attraverso una determina, dopo aver esaminato i curriculum presentati da diversi legali. È la prima volta che l’amministrazione ferrarese si pone al fianco delle persone offese per un fatto di cronaca nera. Una decisione forte, un segnale di vicinanza morale, che ha contribuito a far sentire meno soli Marco e Rita Tartari, il fratello e la sorella della vittima che saranno parti civili attraverso l’avvocato Eugenio Gallerani: «La famiglia ha accolto molto favorevolmente la notizia della partecipazione del Comune al procedimento, perché ha avvertito la solidarietà della comunità ferrarese al suo dramma - commenta Gallerani - Di fronte a un crimine così efferato, è giusto che l’amministrazione intervenga in prima persona per fare sentire la propria voce a fianco dei familiari della vittima».(a.m.)