Ambulanze ai volontari, l’Asl risparmia
Ferrara, in un anno 177mila euro in meno su 2,7 milioni di spesa tra emergenza e trasporti ordinari. Coinvolte otto associazioni
FERRARA. A partire dall’1 agosto un autista-soccorritore su tre delle ambulanze di soccorso 118 in circolazione sulle strade ferraresi sarà un volontario di una delle associazioni che hanno aderito all’invito dell’Asl. Le associazioni di volontariato sostituiranno in sostanza gli autisti Cidas, gestore storico di una parte del servizio al quale non è stato consentito di “rilanciare” in quanto la proposta era riservata solo al volontariato, e della stessa Asl, sulla base di due considerazioni: il coinvolgimento delle associazioni è caldeggiato dalla Corte di giustizia europea, e rispetto alla spesa storica per questo servizio, c’è un risparmio. Di quanto? Nella determina firmata dal dirigente Servizio appalti e logistica dell’Asl, Domenico Trinchera, e pubblicata ieri, si quantifica il risparmio in 177.327,04 euro, cioè la differenza tra quanto si è mediamente speso fino a questo momento, 2.711.752,40 euro, e quanto richiesto per le nuove convenzioni, che è di 2.527.426,80 euro.
È il caso di specificare che questa spesa di riferisce al complesso del servizio di trasporto infermi, comporto da 711.895,80 euro di trasporto ordinario e 1.815.531 per il soccorso/emergenza: il primo pezzo di servizio è da tempo affidato in gran parte ai volontari, mentre per il secondo si affidano ora 17 piazzole alle ambulanze delle associazioni con autisti-volontari, alcune in coabitazione, pari a un terzo del servizio 118. In totale, circa la metà del trasporto infermi sarà gestito dai volontari.
[[atex:gelocal:la-nuova-ferrara:ferrara:cronaca:1.13901561:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovaferrara.it/ferrara/cronaca/2016/08/01/news/ambulanze-e-polemica-sui-dirigenti-1.13901561]]
Quali sono queste associazioni e con quali importi si sono aggiudicate i servizi? Anzitutto bisogna sottolineare che la procedura conclusa ieri si è avviata il 28 giugno, con gli inviti a otto associazioni di volontariato, tutte accreditate dalla Regione. Pubblica assistenza estense si è aggiudicata 159.441,36 euro di trasporti ordinari e zero emergenza; Nico Soccorso ha 82.992 euro di ordinari e 664.903,92 di emergenza, primatista assoluta del 118; Sant’Agostino Soccorso, rispettivamente, 17.759 e 126.080 euro; Voghiera Soccorso 74.730 e 302.164 euro; Croce Rossa Italiana zero euro di trasporti ordinari e 268.807,08 di emergenze; per Comacchio Soccorso la ripartizione è 77.666 e 453.576 euro; infine Pa Città di Portomaggiore e Valle Pega trasporteranno solo ordinari, rispettivamente per 195.269 e 104.011,44 euro. Con questa ripartizione, peraltro, la postazione di Ferrara del servizio ordinario, 18 ore settimanali da lunedì al sabato dalle 11.30 alle 14.30, resta vacante perché nessuna associazione si è offerta, quindi si dovrà attivare una «procedura negoziata comparativa». Resta un punto interrogativo anche per la postazione 17 dell’emergenza poiché la proposta Cri «non è ritenuta pertinente in quanto formulata con una tariffa oraria anziché con rimborso spese».
Ad accelerare la decisione Asl è stata la sentenza della Corte di giustizia europea del 28 gennaio che «consente» l’impiego dei volontari in questi servizi purché si «contribuisca effettivamente a una finalità sociale e al perseguimento degli obiettivi di solidarietà ed efficienza di bilancio».
Stefano Ciervo
©RIPRODUZIONE RISERVATA