La Nuova Ferrara

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IL nuovo PRESIDENTE

«Non vedo l’ora di cominciare»

«Non vedo l’ora di cominciare»

Palio, stretta di mano tra l’uscente Fortini e l’entrante Di Brindisi

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Un diluvio di strette di mano, ringraziamenti e in bocca al lupo. L'assessore Aldo Modonesi si compiace«dell'atmosfera assolutamente serena e di un passaggio di consegne gestito con intelligenza». In superficie, il cambio di fantino (ehm, di presidente) in sella all'Ente Palio, con Stefano Di Brindisi al posto di Alessandro Fortini, non sembra uno scossone per mano di contrade "imbizzarrite". D'altronde non è questo il giorno delle polemiche. «Io non mi dimetto, il mio mandato scade a settembre e convocherò gli organi per la possibile elezione di Stefano», dice l'uscente in modo surreale. Ma tutto è già deciso. Ed è il giorno dell'onore al merito tributato a Fortini il quale ribadisce la mancata ricandidatura «in nome della coerenza e dovuta a un impegno lavorativo sempre più pressante: sarei potuto essere un freno a mano». Sfodera l'orgoglio per «le tante proposte lanciate in tre anni: prendiamoci dei meriti» su sicurezza («i test Dna sui cavalli, primi in Italia») e promozione con i cinque Campionati delle Bandiere portati in città, «tutti in utile e con più di 900mila euro di indotto». Che sfortuna l'ultimo palio funestato dal maltempo, «eppure l'abbiamo portato a casa, forse non è stato affollatissimo ma nell'arco dei tre weekend si è fatto il record», e c'è spazio pure per la battuta. Gli sponsor? Caricento dal 2013, per il resto «si è lavorato molto - sostiene Fortini - ma non ce ne sono fiumi in arrivo». La manifestazione ha dovuto rimediare al taglio dei contributi pubblici, specie dalla Provincia, sottolinea Modonesi. Da qui la sofferenza delle contrade, rappresentate in municipio dai dirigenti quasi al gran completo. Ora la chiave di volta è il rapporto con Ferrara Fiere (presente il presidente Filippo Parisini) per provare a sbarcare commercialmente oltre le Mura con più forza. «Sarà un elemento trainante - dice Di Brindisi -. Serve un cambio di marcia e sta per venire alla luce, ci pensavamo da tempo. Io non vedo l'ora di cominciare; si deve correre, essere sempre in anticipo. Il mondo del Palio è un asset positivo, al cui interno volontariato e professionalità molte volte coincidono. La scelta sulla mia persona è stata condivisa: le contrade sono capaci di grande collaborazione, oltre i diversi colori», spiega il neo presidente, già a capo di San Giacomo. Si lavorerà a un cambiamento statutario dell'Ente, puntando a beneficiare della proposta di legge presentata ieri in Regione dal Pd.

Tiziano Tagliani intanto conferma il sostegno del Comune: "Negli ultimi tre anni Ferrara è stata scenario di eventi di carattere nazionale - è il riconoscimento del sindaco a Fortini -. Ora ci si doterà di strumenti di servizio come la Fiera, e delle sue competenze specifiche". Quanto al cambio al vertice, sottolinea Tagliani, "la presa di responsabilità diretta delle contrade è un segnale di grande maturità".

Marcella Zappaterra, prima firmataria del progetto di legge sulle rievocazioni storiche, ne spiega in contenuti: «La Regione, tramite apposito bando, concederà contributi per l’organizzazione di eventi alle associazioni inclue in un apposito elenco. Ogni anno, per tre anni dal 2017 al 2019, sono previsti finanziamenti per 150 mila euro. C’è bisogno di regole trasparenti che tutelino realtà e capacità, cito per tutti il caso del Palio di Ferrara».

Fabio Terminali