«Come farà il volontariato a garantire 122mila ore?»
Caso ambulanze, Vitali (Fp-Cgil) all’attacco: così si perdono dodici posti di lavoro Il sindacato insiste: chi controllerà le associazioni? Qualcuna già cerca personale
«Stiamo creando un mondo del lavoro senza la parola lavoro. Un lavoro non regolare, e dove non c'è legalità c'è il rischio di infiltrazioni malavitose, basta guardare la vicenda Aemilia. Contratto significa legalità, ma qui siamo già oltre i voucher, qui stiamo andando nella direzione in cui si dovrà pagare per avere un lavoro». Non usa mezzi termini Natale Vitali, segretario generale della FP-Cgil, nello spiegare la situazione che si viene a creare dal 1° agosto, quando le associazioni di volontariato sostituiranno in sostanza gli autisti Cidas. Tre sono i temi che stanno particolarmente a cuore al sindacalista, che sono stati spiegati ieri in conferenza stampa in piazza Savonarola.
«Il primo è che da lunedì, 12 posti di lavoro Cidas non ci saranno più, vale a dire che 12 lavoratori saranno a casa. Tra questi 12, quattro sono precari, il cui contratto a tempo determinato non verrà rinnovato. Il secondo argomento è la gestione di 250mila ore di servizio di emergenza 118, gestito a metà tra azienda Asl e volontariato: 122mila ore sono gestite dall’Asl, le altre 122mila dal volontariato, e Ferrara in questo è l'unico caso in Regione».
Il terzo tema è quello più impegnativo e importante: «Chi fa i controlli di questi soggetti accreditati? - continua Vitali - abbiamo le prove che nel libretto di circolazione di alcune ambulanze c'è scritto che possono essere adibite ad un uso esclusivamente non sanitario, cioè possono essere usate per il trasporto infermi e non per le emergenze. Risulta anche da un atto scritto, noto alla Guardia di Finanza, alla Regione e alla direzione generale Asl, che l'ambulanza che una delle associazione dice di aver acquistato, in realtà è in leasing, perciò c'è un atto falso». Inoltre la dichiarazione che azienda Usl e Comune hanno fatto congiuntamente, secondo la quale «non ci saranno cambiamenti», spiega Vitali, «non corrisponde al vero. La determina 769 corretta nella 770, dice l'esatto opposto, perché si stabiliscono 700mila euro per i servizi ordinari e 1 milione e 8 per le emergenze, cifre tutte destinate al volontariato». Sono determinati i sindacalisti e i dipendenti Cidas: «Staremo qui dalle 9 alle 24 sine die, inviteremo tutti a scrivere lettere sui giornali, perché questa situazione riguardai tutti. Sempre Natale Vitali mostra dal suo telefono un annuncio pubblicato da Comacchio Soccorso, datato 25 luglio, due giorni prima della determina, di ricerca di autisti soccorritori a tempo determinato già formati per la zona di Ferrara.
Veronica Capucci