Spiaggia del Lidò recintata. Bagnanti sulla battigia
Lido Nazioni, una famiglia ha ceduto l’ombrellone al Bagno ad alcuni disabili «Era l’unico posto dove riuscivamo ad arrivare al mare senza problemi»
LIDO DELLE NAZIONI. Nella prima mattinata di ieri gli operai incaricati dal curatore fallimentare dell’ex Lidò, stabilimento balneare a Lido delle Nazioni chiuso per fallimento, hanno terminato i lavori di recinzione dell’area, fino al limitare della battigia. Una decisione che ha rattristato le decine di turisti che, ogni giorno, si recano in quel tratto di spiaggia libera, in pieno centro di Lido Nazioni e che ora non è più fruibile. Ma sono stati comunque molti i bagnanti che ieri mattina non hanno rinunciato al piacere della spiaggia libera e si sono posizionati tra il mare e la recinzione, alcuni con gli ombrelloni, molti con i soli teli mare.
«Dove altro possiamo andare – commenta una turista residente nel varesotto, con casa a Lido Nazioni, a poca distanza dall’ex Lidò – a me ed alla mia famiglia piace la spiaggia libera e poi è un modo per risparmiare, ma qui a Nazioni, se si vuole andare in spiaggia libera bisogna fare molta strada, o verso Lido Pomposa o verso Lido Volano. Fino a che si può resterò qui, la decisione presa non dipende da noi, si è dato atto ad un provvedimento del curatore fallimentare e tutti noi ne abbiamo preso atto». Una presa d’atto senza colpi di scena quindi, la recinzione dell’ex Lidò, ora però i disabili che fino a venerdì frequentavano questa “anomala” spiaggia libera, dovranno andare altrove, con annessi disagi.
«Per agevolare una mia amica che ha la figlia disabile – ha detto una turista residente nel veronese – ho dato il mio ombrellone che è in prima fila, nello stabilimento qui a fianco. Speriamo si trovi una soluzione». «Il Lidò è stato recintato – ha sottolineato il presidente del Nuovo Consorzio di Lido Nazioni, Gianni Nonnato – ma alla prima mareggiata la recinzione sarà portata via e punto a capo. La speranza a questo punto è che alla prossima asta lo stabilimento venga acquistato dando così una regolarizzazione a questa vicenda che portato molti disagi. Ora con la recinzione però qualsiasi, se qualcuno dovesse oltrepassarla o danneggiarla per andare nell’area dello stabilimento o nello stabile commetterà un reato perseguibile penalmente. Dispiace solo che fino a che l’area non andrà venduta non sia stato possibile fare manutenzione e gestione come Consorzio per dare maggiori servizi e decoro ai bagnanti che hanno utilizzato la spiaggia come zona libera, Come Consorzio si era proposto di fare un'area adatta anche all'ospitalità di quei bagnanti che hanno i cani, considerato che poche sono le zone di balneazione, qui a Nazioni, che permettono di portare il proprio amico a quattro zampe, in spiaggia».
Maria Rosa Bellini