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Al cinema si va con Fido Il Boldini apre ai cani

Sala Boldini, al cinema con il cane
Sala Boldini, al cinema con il cane

Proiezione con l’accesso degli animali in sala per il film “Heart of a dog”. Un primo tentativo sperimentale che ha riscosso l’entusiamo dei cinofili

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È che non si dica che non c'era nemmeno un cane a vedere il film. Ieri infatti ce n'erano tre al cinema Boldini, accompagnati dai loro padroni, per partecipare a un'iniziativa promossa da Arci, in concomitanza con la proiezione del lungometraggio di Laurie Anderson, “Heart of a dog”.

Un'iniziativa senza dubbio originale, che ha comportato da parte dei gestori una selezione del pubblico, perché ovviamente chi è andato a vedere il film non doveva avere problemi di allergia o di altro tipo verso la presenza di animali in sala. Per i padroni dei cani si è trattato di un primo tentativo al cinema, anche se gli intervistati avevano già abituato i loro fedeli amici a frequentare luoghi pubblici.

«Ci provo, ho saputo che c'era questa iniziativa e ne sono felice. Sono convinta che Rafa starà buona, e poi è già solita frequentare i luoghi dove i cani sono ammessi - ci dice Ilaria Bosellina, che ha portata Rafa, la sua golden retriever di 7 anni. Altrettanto tranquillo sembra Artù, un barboncino bianco che a detta della sua padrona Alessandra Garolla, «è molto bravo, spero solo che non abbai. Abbiamo fatto questo tentativo, rispondendo a un'iniziativa che trovo carina e simpatica».

Curiosità per vedere come reagisce il proprio cane la esprime Giovanna Arlotti, che ha accompagnato il suo shitzu Kelly, «sono curiosa di vedere come reagisce, lei è molto tranquilla, e anche io mi sento serena, poi vedremo, è un'incognita. Nel caso dovesse mostrare segni di insofferenza,usciamo subito». A vedere "Heart of a Dog" c'erano tante persone senza l'amico più fedele dell'uomo, evidentemente per nulla disturbate dalla presenza dei cani, come Giulia Mingozzi, che ha detto di adorare i cani e di apprezzare l'iniziativa. Al cinema Boldini era presente anche Enpa, che tramite Giovanni Checchi, fa sapere che «l'iniziativa portata avanti dai gestori è stata coraggiosa e innovativa. Un primo esperimento, che serve a sensibilizzare e mostrare come i cani possano frequentare i luoghi pubblici, sempre che abbiano un padrone educato, che esca appena l'animale mostri segni di agitazione».

Veronica Capucci