La Nuova Ferrara

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Colpito in pieno viso da un flessibile 

Colpito in pieno viso da un flessibile 

Infortunio sul lavoro in un impianto Basell, operaio ferito gravemente a un occhio. Domani (7 aprile)  due ore di sciopero per la sicurezza

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FERRARA. Stava eseguendo un lavaggio ad alta pressione nell’impianto MPX di Basell, quando il manicotto che fissava il flessibile si è svitato e il “ritorno” del flessibile lo ha colpito con violenza in pieno viso, facendogli volare via il casco e gli occhiali di protezione, che pure indossava. L’uomo, un cinquantenne originario di Pincara (Rovigo) è rimasto ferito proprio all’occhio operato qualche tempo fa; il colpo gli ha fatto saltare i punti dell’intervento al cristallino, provocandogli seri danni. L’uomo è ora ricoverato nel reparto di Oculistica dell’ospedale di Cona.

Il gravissimo infortunio sul lavoro è avvenuto mercoledì 5 aprile all’interno del Petrolchimico: l’uomo ferito è un operaio metalmeccanico della Idromacchine di Marghera - un’azienda esterna - e l’incidente ha rinfocolato le polemiche sulla condizioni di sicurezza del Polo Chimico. La Cgil e la Fiom di Ferrara hanno proclamato per domani (7 aprile) due ore di sciopero, con assemblea dalle 8 alle 10, in segno di protesta per «l’ultimo di una serie troppo prolungata di analoghe situazioni che hanno compromesso la sicurezza e la salute fisica dei lavoratori». I sindacati chiedono misure di intervento strutturali per la prevenzione degli infortuni e la tutela degli addetti:

«Per quel tipo di operazione di pulizia ad alta pressione non esiste un vero e proprio sistema di sicurezza, tranne quello “artigianale”, elaborato sulla scorta di esperienze ventennali, per controllare i movimenti del flessibile - spiega Fabrizio Pasti, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - Mercoledì c’è stato un momento di sfortuna: ma la sfortuna, sul lavoro, non deve esserci».


I sindacati, interviene Claudio Veronesi, puntano il dito anche sugli orari e i ritmi di lavoro: «Il problema vero è che non esiste un protocollo di sicurezza che comprenda tutte le categorie, e non solo i chimici, di addetti  che lavorano all’interno del Petrolchimico. L’unica strada da seguire è creare una rete di protezione più ampia di quella esistente».


Dopo l’infortunio Basell ha riunito i delegati sindacali per esaminare tecnicamente la dinamica dell’incidente, bloccando la componente dell’impianto in cui l’operaio ferito stava eseguendo il lavaggio. «Questo è corretto - scrivono Cgil me Fiom in una nota . purché si salvaguardi il principio che qualsiasi infortunio di lavoro non può essere imputabile al destino ma ricondotto alla verifica delle responsabilità padronali circa la bontà delle analisi sui rischi, l’azione di prevenzione, la tutela precauzionale, la vigilanza. Unindustria deve porsi come garante per definire il contesto in cui discutere con il sindacato, decidendosi di promuovere la sottoscrizione del Protocollo Relazioni e Sicurezza». (a.m.)