Da Portomaggiore a testimonial della Marina militare
Sottotenente di vascello, a 26 anni è stata scelta per la campagna promozionale dell’Accademia navale
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PORTOMAGGIORE. Greta Vecchiattini, 26 anni, è sottotenente di vascello della Marina militare. Un lavoro pieno di sfide e di emozioni, che da Portomaggiore la porta in giro per tutta Italia, e non solo. La Vecchiattini ha anche prestato il suo volto alla nuova campagna Accademia ufficiali 2018.
Quando e perché ha deciso di entrare in Marina?
«Sono una persona determinata e dal carattere forte che mi ha permesso di maturare la passione per la vita militare. Già quando frequentavo la scuola media, il sogno di vestire una divisa e le stellette ha iniziato a prendere forma e nel frattempo il mare è diventato una componente importante della mia vita. Al liceo una compagna di scuola mi ha raccontato che suo fratello frequentava la scuola Navale Militare Francesco Morosini di Venezia e non ho più avuto dubbi. Ho sempre sognato una vita dinamica, ricca di sfide e cambiamenti, che fosse fonte di orgoglio e prestigio per me e la mia famiglia, che avesse un valore sociale e morale nei confronti della collettività».
Cosa vuol dire per una giovane donna gestire un ruolo così importante, generalmente riservato agli uomini?
«Le donne sono presenti nella Marina Militare da oltre 15 anni e svolgono le stesse mansioni dei colleghi uomini, senza alcun distinguo. Gli incarichi, anche quelli di particolare rilievo, vengono assegnati sulla base delle qualità professionali e dei peculiari profili di carriera intrapresi. La mia esperienza a bordo di nave Margottini, Fregata Europea Multimissione e fiore all’occhiello della Forza Armata, rappresenta un ambiente lavorativo ideale dove gli ufficiali del Corpo del Commissariato come me possono raggiungere una maturità professionale ottimale per servire al meglio la Marina Militare e fare esperienze lavorative. Queste caratteristiche si sposano perfettamente con lo spirito che caratterizza coloro che lo vivono quotidianamente ovvero i marinai, uomini e donne di mare che condividono insieme soddisfazioni e sacrifici.
L’Accademia Navale è il luogo dove gli allievi studiano per divenire Ufficiali non solo in grado di gestire uomini e mezzi, ma dove imparano l’arte dell’andare per mare con lo spirito che anima ogni marinaio e che lo rende leader con il proprio equipaggio attraverso l’arte del comando.
È mai stata in missione? Se sì, dove?
«In questo primo anno e mezzo di imbarco ho avuto l’occasione di partecipare tre volte all’operazione Mare Sicuro, dove la Marina è in prima linea nel tutelare gli interessi nazionali e salvaguardare la vita umana in mare, cooperando con militari di altri Paesi con che condividono obiettivi ed esperienze. Nel mio futuro prossimo, potrebbe esserci un’esperienza nell’ambito della missione antipirateria “Atalanta”. Una missione che mi impegnerebbe per un periodo continuativo di sei mesi, lontano da amici ed affetti, ma certa di potere cogliere un’esperienza unica nel suo genere. Amo viaggiare, raggiungere mete lontane e luoghi unici nel mondo, conoscere altri militare in occasione di scambi con staff internazionali e la Marina Militare mi sta dando la possibilità di realizzare anche queste mie passioni».