Italia viva chiede infrastrutture «Servono al rilancio di Ferrara»
Italia viva guarda al futuro, non solo politico, con un preciso obiettivo, “Qualificare l’eccellenza: infrastrutture, ambiente, cultura e scuola”. A farsene portavoce la coordinatrice provinciale Licia Barbieri e Marco Pusinanti, coordinatore del Cantiere lavoro e professioni. «Siamo stati felici di leggere che, al tavolo dell’imprenditoria coordinato da Sipro, si sia parlato di viabilità e nello specifico di statale 16, Cispadana e nuova Romea. Come Italia Viva provincia di Ferrara, nelle ultime settimane abbiamo lavorato in tale direzione, pensando a una proposta di rilancio dell’economia ferrarese, pure incentrata sulla viabilità, trovando convergenza con quanto emerso dal tavolo».
Si guarda chiaramente alle risorse provenienti dal Recovery Fund, per collegare adeguatamente il territorio al resto d’Europa, ampliando i servizi portuali della regione, come richiedono produttori e operatori turistici. «Per noi il modo è quello di valorizzare gli asset turistici e industriali dell’area Nord Est e dell’asse Adriatico dell’Emilia-Romagna: il Parco del Delta, Ferrara, il porto di Ravenna e i distretti produttivi industriali presenti (ceramica, meccanica, medicale e agroindustriale). Asset che da sempre soffrono per la mancanza di un sistema viario efficiente e connesso che ne favorisca sviluppo, crescita e competitività. Come? Attraverso quattro interventi infrastrutturali di ampio raggio: la realizzazione dell’infrastruttura di collegamento fra la barriera di Ferrara Sud sull’A13 e il casello Reggiolo-Rolo dell’A22; la realizzazione di un asse viario alternativo alla Romea per il collegamento efficiente tra Ravenna e Mestre, la nuova E55 Ravenna-Mestre; il potenziamento della E45 e del tratto Orte-Civitavecchia; il potenziamento del porto di Ravenna per traffico merci e passeggeri. Ferrara e la sua provincia potrebbero finalmente acquisire una posizione strategica e di rilievo per la valorizzazione del suo territorio, poiché questo progetto offre una vera soluzione a una città che non si affaccia sulla via Emilia e che deve instaurare una vera e propria sinergia con Ravenna, spinta anche dalla fusione delle Camere di commercio».
Pusinanti, con Claudio Ferranti e Mario Zambrini, ha creato una proposta che non riguarda solo Ferrara, «ma sia un vero e proprio progetto ambizioso in grado di rendere anche Ferrara un punto attivo e strategico nella configurazione della nostra regione».
D’accordo anche Barbieri: «Credo che il progetto presentato dal gruppo sia la dimostrazione di come l’incontro di competenze forti, capaci e preparate, al servizio dell’attività politica, possa effettivamente dar vita a contenuti di alto valore qualitativo ed essere un contributo reale al miglioramento dei nostri territori. Come Italia Viva provinciale chiediamo che le idee e i progetti abbozzati e poi lasciati nel cassetto per mancanza di fondi siano finalmente presi in considerazione in un periodo di disponibilità di fondi mai avuta finora». —
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