«La sua lacrima come saluto Monica era magnifica»
La 53enne malata di Sla si è spenta domenica pomeriggio all’Ado poche ore dopo il ricovero Giovedì scorso era cominciato il suo congedo dal mondo con una sedazione profonda
IL CASO
Samuele Govoni
«Quando l’ho salutata stava dormendo ma al mio bacio ha risposto con una lacrima. In quel momento ho capito che mi stava dicendo addio». Luca Artioli ha impresso nella mente e negli occhi gli ultimi secondi trascorsi al fianco della moglie. Monica Odil Braiati, la 53enne ferrarese malata di Sla che giovedì scorso aveva scelto la sedazione profonda contro il dolore, è deceduta domenica pomeriggio all’Ado di Ferrara, dove era stata ricoverata poche ore prima.
LE ULTIME ORE
«Il personale sanitario dell’Ado ha sempre dimostrato grande umanità e anche in questi ultimi momenti - dice Artioli - è stato straordinario». Poi racconta: «Domenica mattina sono venuti a casa a prendere Monica e l’hanno trasportata in struttura. Io sono rimasto con lei fino alle 15.15 e poi le ho detto che andavo a casa da nostro figlio e che saremmo tornati a trovarla insieme il giorno dopo ma quando l’ho salutata ho capito che era l’ultima volta». Poche ore dopo infatti il marito è stata raggiunto dalla telefonata che comunicava il decesso della moglie. «Alla sera prima di andare a letto sono uscito a guardare il cielo; era limpido e pieno di stelle. Magnifico, come Monica». È stato lui a comunicare a tutti gli amici della moglie e suoi la triste notizia; e lo ha fatto direttamente dal profilo di lei, da quella stessa bacheca dove appena cinque giorni fa aveva annunciato l’inizio del suo percorso di congedo dal mondo. «Voglio ringraziare più persone possibili per il calore e affetto dimostrato per Monica e per il sostegno che avete dato a me e a mio figlio», hanno scritto domenica sera sui social. Commenti e condoglianze sono arrivati a pioggia. Monica lascia un grande vuoto nella comunità ferrarese, sia nel mondo della musica sia del palio e del pattinaggio. «Ci piaceva pattinare, lo facevamo in maniera amatoriale ovviamente ma ci divertivamo. Così come ci divertivamo ad andare a scuola di canto». Diplomata al conservatorio, era organista, Monica non ha mai trascurato la sua passione per la musica anche se nella vita ha lavorato come infermiera. All’Amf ha studiato canto e seguito i corsi di barbershop. Nel 2018 dopo non pochi sacrifici erano riusciti ad adottare Marin, bambino che ora ha dieci anni. «Peccato che la malattia si è presentata proprio quello stesso anno. È stato un po’ come se il destino ci avesse voltato le spalle», sospira Artioli. Fino a quando hanno potuto i due hanno partecipato al Palio di Ferrara ed è proprio da Pier Francesco Perazzolo, capo della contrada di San Paolo, che arriva un messaggio di cordoglio: «Siamo costernati dal dolore. Monica – dichiara – era tra l’altro la nostra patrona, una persona molto positiva che ha insegnato tanti ai nostri ragazzi. Una gravissima perdita e siamo particolarmente vicini al marito Luca e al figlio Marin».
I funerali di Monica si terranno sabato mattina alle 10.30 a Porotto. «Sarà una cerimonia intima e con pochi presenti a causa delle regole anti coronavirus ma - conclude il marito - sono sicuro che l’anima di Monica sarà felice da lassù». —
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