Parco della Marina senza pace «Forse chiuderemo l’area»
Nuove segnalazioni di giovani assembrati nel week end e pattume lasciato sul campo Il sindaco: se il problema resta costretti a una chiusura»
COPPARO. «I primi giorni, vuoi per la presenza della polizia locale, vuoi perché a inizio settimana c’è meno movimento, le cose sono andate bene. Ma nel week end i problemi sono riemersi come, e peggio di prima». A parlare sono i volontari che da anni si occupano del parco della Marina, tornato di nuovo di attualità nelle ultime settimane e per vasi motivi. In primis, le aggregazioni di giovani vietate in tempi di emergenza sanitaria ma anche, e soprattutto, la sporcizia che resta al termine di questi incontri e, in alcuni casi, anche spiacevoli atti vandalici. Immediato l’intervento del sindaco Fabrizio Pagnoni dopo le recenti segnalazioni. Oltre a sistemare - un’altra volta - i danni causati dai vandali, ecco due soluzioni immediate: telecamere per la videosorveglianza e maggiori controlli delle forze dell’ordine. «Chiaro, però - dicono ancora i volontari -, che non basta passare o fare anche presidio come avvenuto all’inizio della scorsa settimana. I problemi, infatti, si registrano in particolare nel fine settimana e dal tardo pomeriggio in poi».
Sabato, a esempio, gli stessi volontari hanno richiesto l’intervento dei vigili: «Ma non hanno fatto multe così i ragazzi sono rimasti, chi a giocare a calcio e chi in tribuna a guardare, con poche mascherine. E alla fine sono rimaste bottiglie vuote e carte: avevamo appena ripulito l’area».
Lo stesso Pagnoni ha ricevuto la nuova segnalazione: «Appelli, videosorveglianza e aumento della vigilanza, pur con tutti i limiti delle forze dell’ordine in termini di presenza, poiché numerose sono le aree da sorvegliare e molto vasta è la superficie territoriale da controllare, e di azione, rispetto a esempio ai minori, non sanzionabili. Tutte le strade sono state tutte battute. A fronte di ulteriore segnalazioni nei prossimi giorni, o al termine delle più strette limitazioni legate all’ingresso in zona rossa, saremo costretti a chiudere l’area, come fu per il parco della Tratta al termine del lockdown. Mi auguro di non dover arrivare a prendere una simile decisione, rappresenterebbe una sconfitta per il senso di responsabilità cui è riservato ruolo fondamentale in questa lotta alla pandemia». —
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