Ferrara, colpi ai bancomat e furti d'auto: due arresti
Bloccati il basista e il regista di una banda specializzata
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FERRARA. Facevano parte di una banda specializzata in colpi agli sportelli bancomat, non usavano l’esplosivo ma auto e furgoni per “strappare” dalle strutture gli sportelli: due persone sono state arrestate, per almeno altre 4 sono in corso indagini e tutti facevano parte di una banda di rumeni. I carabinieri di Ferrara ne hanno arrestati due, il basista e il regista della banda. Sono Marian Oktavian Moraru, 32 anni, il basista che vive e lavora a Ferra come venditore in una autoconcessionaria della città e Popa Lika, 59 anni, il regista che viaggiava per tutta Italia grazie ai documenti falsi di cui si riforniva.
Due i colpi che i carabinieri con indagini a tutto campo, tra mille difficoltà soprattutto dovute all’emergenza Covid, contestano ai due: l’assalto al Postamat di San Bartolomeo in Bosco, frazione di Ferrara del 13 febbraio 2020 e e quello successivo, giorni dopo, il 19 febbraio allo sportello bancomat Bper di Bondeno, nel centro commerciale della Coop I Salici. Nel primo caso hanno usato un’auto come ariete per sfondare lo sportello del Postamat e poi caricarlo su un furgone (tutti i due mezzi rubati nel Ferrarese), mentre nel secondo a Bondeno, hanno prima tagliato i montanti della struttura con flessibile e pii con un furgone, legato a cinghie allo sportello lo hanno strappato e trascinato via.
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Il primo colpo, riuscito, è però andato a vuoto: dentro il Postamat non c’erano soldi, poiché era da caricare il giorno dopo. A Bondeno invece il bottino è stato di 22. 340 euro che la banda si è spartita. Una banda dicevamo che si componeva del basista ferrarese, il regista e la batteria di ladri che arrivava direttamente dalla Romania per i colpi e poi tornava a casa. Per questo motivo sono in corso indagini anche con il paese, grazie alla Interpol.
Alla presentazione delle indagini, per l’Operazione chiamata Neon 2, il comandante della Compagnia Ferrara, il maggiore Marco Angeli e i suoi ufficiali, tenente Tindaro Caruso, comandante del Norm (Nucleo operativo radiomobile) e il sottotenente Luigi De Donno, al nuovo incarico a Ferrara, che comanda la sezione operativa del Norm, hanno ringraziato i loro uomini che in un anno sono riusciti tra mille difficoltà a raccogliere riscontri e permettere al pm Stefano Longhi di chiedere l’ordine di cattura per i due, poi accolto e firmato dal gip Vartan Giacomelli. I tre ufficiali hanno anche ribadito che questa è solo la prima conclusione di una indagine che va avanti e che porterà a nuovi sviluppi.