I Ris a casa di Rossella per cercare risposte
I rilievi anche in cantina, dove dormiva il presunto assassino Cambi nella difesa di Saveri: arrivano Longobucco e Palma
BONDENO. I carabinieri del reparto investigazioni scientifiche ieri mattina si sono recati a Bondeno per cercare nuove tracce sull’uccisione di Rossella Placati, 50enne assassinata e trovata senza vita nella sua abitazione in borgo San Giovanni lo scorso 22 febbraio. I Ris di Parma hanno effettuato nuove indagini per trovare almeno alcuni dei tasselli che mancano per mettere insieme tutti i pezzi del puzzle e ricomporre questa tragica vicenda. L’ex compagno, Doriano Saveri, 45enne di origini bolognesi ma da anni residente nel Ferrarese (prima a Vigarano), è l’unico indagato per la morte di Rossella. Da lunedì 22 febbraio, a parte una parentesi di alcuni giorni in ospedale per atti di autolesionismo, si trova in carcere a Ferrara accusato di omicidio volontario.
Cosa cercavano ieri gli inquirenti? Tutto: dalle impronte digitali, alle tracce ematiche e biologiche che possano confermare o meno la tesi d’accusa e anche quella difensiva di Saveri, che continua a sostenere la sua innocenza. Si continua a cercare anche l’arma del delitto che fino ad oggi non è stata trovata.
LA DIFESA CAMBIA
Ieri mattina oltre ai Ris di Parma e ai carabinieri di Ferrara erano presenti anche l’avvocato Filippo Maggi, legale delle sorelle della Placati, e Pasquale Linarello, consulente della difesa di Saveri. Quest’ultimo, biologo ed ex Ris, era sul posto in rappresentanza degli avvocati Pasquale Longobucco e Alessandra Palma, nuovi difensori del 45enne arrestato, che sono subentrati al precedente difensore Sergio Pellizzola. «È stata portata avanti l’ispezione disposta dalla pm (Lisa Busato, ndr), che ha autorizzato alle parti di partecipare: si è trattato - ha spiegato Maggi - di accertamenti importanti e completi». Dentro al casa gli esperti si sono concentrati anche nella cantina, nel retro, dove Saveri viveva negli ultimi giorni dopo la separazione con la compagna. —
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