Meno giornate di pesca Fatturato calato del 20%
GORO. Con le nuove norme europee che tagliano le giornate di pesca, le imprese del settore stanno registrando un -20% di fatturato. «Siamo vicini ad un punto di non ritorno, se ci dovessero essere ulteriori contrazioni nei ricavi, otto imprese su dieci rischiano la chiusura».
È l’allarme che arriva dall’Alleanza delle Cooperative pesca secondo cui «il Regolamento Ue per il Mediterraneo Occidentale, approvato nel 2019, e prima ancora il Reg. 1380, hanno introdotto nuovi modelli di gestione che impongono l’obbiettivo del cosiddetto massimo rendimento sostenibile, attraverso progressive riduzioni dei giorni di pesca e della capacità delle flotte. E nei prossimi anni sono previste ulteriori limitazioni. Occorre cambiare rotta, partendo da dati scientifici aggiornati e attendibili», sottolinea l’Alleanza, che attende un confronto con il nuovo governo».
E, intanto, la stessa organizzazione ha scritto al ministro Stefano Patuanelli per chiedere di rafforzare il ruolo della pesca e dell’acquacoltura all’interno del dicastero, a partire dal nome. La proposta è quella di rinominare il Mipaaf trasformandolo in Ministero dell’Agricoltura e della Pesca (Map). «Una scelta – dice l’Alleanza – che faciliterebbe anche il confronto in chiave europea visto che fino ad oggi ci sono state due distinte politiche comuni per agricoltura e pesca seguite da due direzioni generali, sotto il controllo di due commissari europei e di due differenti commissioni parlamentari». —
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